Neanche il maltempo e la mini regata in mare sono riusciti a smorzare l’entusiasmo di tutti coloro che ieri mattina hanno raggiunto il porto di Termoli per partecipare ai festeggiamenti del santo patrono. Prima la messa in cattedrale per San Basso, officiata quest’anno dall’arcivescovo emerito della città di Lecce, già vescovo della Diocesi di Termoli e Larino, monsignor Domenico D’Ambrosio. Poi tutto il personale dell’imbarcazione Luigi Padre, che quest’anno ha vinto il sorteggio, che a spalla ha portato in processione la statua del santo fino al porto. C’era quasi tutto il consiglio comunale con a capo il sindaco Francesco Roberti e c’erano anche il presidente della regione Donato Toma, gli assessori Vincenzo Niro e Nicola Cavaliere e la parlamentare Annaelsa Tartaglione. Insieme a loro tanta gente che si è ritrovata nel bacino portuale. In tanti erano già sui pescherecci, ma il maltempo con a tratti pioggia e vento ha indotto la Capitaneria di porto ad intimare l’alt. Tutti sono rimasti in banchina tranne il peschereccio Luigi Padre che, con a bordo le sole autorità ecclesiali e il primo cittadino, ha lasciato il porto per una mini regata in onore del santo. Il peschereccio, seguito da tutte le imbarcazioni delle forze dell’ordine, è arrivato all’ingresso del porto dove, dopo la preghiera del vescovo Donato D’Ambrosio e la deposizione in mare della corona in ricordo di tutti i caduti, ha virato per far ritorno verso la terra ferma. «Ho rivissuto – ha detto l’arcivescovo emerito di Lecce Donato D’Ambrosio – quello che ho passato nei nove anni in cui sono stato qui come vescovo. Stessa gioia, stessi problemi e a volte stesso mare che non ti consente di fare la traversata. I termolesi si ricordano di San Basso due giorni l’anno ma è una presenza significativa, in quanto i marinai pensano sempre a San Basso, nelle loro notti di lavoro. Nelle difficoltà e nella vita di tutti i giorni. Hanno una vita legata a doppio filo con San Basso. In questo caso è il mare che ci accoglie, tutti solchiamo il mare, questa è la logica dei credenti e la logica della gente di mare». Visibilmente emozionato il sindaco Francesco Roberti. Termolese doc e quindi da sempre partecipe alla processione in mare. Quest’anno però per la prima volta ha indossato anche la fascia tricolore in rappresentanza della città adriatica. «E’ una bella festa, emozionante, ringrazio tutte le autorità che hanno contribuito a questa festa e a tutti i sindaco che ci sono venuti a trovare – ha detto Roberti -. Per noi è sempre una bella festa, quella della nostra infanzia e dei nostri ricordi, è San Basso. Speriamo che ci sia ancora un po’ di bel tempo e che tutti coloro che si trovano a Termoli possano godersi vacanze in tutta spensieratezza. Ci siamo insediati solo da due mesi, per il prossimo anno penseremo a nuove iniziative per arricchire la nostra estate. Per questa chiediamo scusa se qualcosa se non è andata per il verso giusto. Viva San Basso». Tanto è stato il lavoro per preparare il Luigi Padre al gran giorno. Dal sorteggio in poi sull’imbarcazione tutti si sono rimboccati le maniche e si sono messi al lavoro con un giusto restyling e per l’accoglienza della statua del santo e di tutte le autorità a bordo. «A me piace pensare – ha detto Maretto Recchi proprietario del peschereccio – che è stato San Basso che ha scelto il peschereccio dove andare in processione. C’è tanta gioia ed emozione e ci sono tante persone. L’ultima volta portammo San Basso nel 2001 e nel 2011. A luglio ho esultato tantissimo, ho fatto un salto come una gazzella. Dipende sempre tutto da San Basso, dallo stesso giorno del sorteggio siamo partiti con la preparazione e la verniciatura della barca, abbiamo fatto un grande lavoro. Sempre viva San Basso». Una volta in porto tutti con i piedi sulla terraferma. La festa è proseguita in banchina e con tutti e balli da parte dei più giovani che si sono intrattenuti per tutta la giornata pranzando anche a bordo dei pescherecci che per un giorno sono stati gli assoluti protagonisti dell’estate termolese. Si proseguirà con i tradizionali appuntamenti religiosi e con il concerto di Irene Grandi che domani sera chiuderà i festeggiamenti dedicati al santo patrono di Termoli.

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