Approvata dal consiglio comunale la variante generale al piano di fabbricazione. «La proposta di variante – si spiega nella presentazione del piano di fabbricazione che regolerà lo sviluppo urbanistico della città nei prossimi anni – è scaturita a seguito di vari incontri con i rappresentanti dell’Amministrazione comunale che si sono fatti portavoce delle esigenze della popolazione (a partire dalle Amministrazioni Corallo e Mazzei), alla luce delle nuove problematiche createsi nel tempo e ai fini anche di eliminare alcune incongruenze emerse nella applicazione del vigente piano. Ciò ha portato ad una definizione urbanistica nell’ambito del capoluogo e dell’intero territorio comunale che sarà in grado di soddisfare in massima parte, nell’immediato futuro, le nuove esigenze espresse da cittadini, sempre nel rispetto delle vigenti norme in materia di urbanistica, edilizia, ambiente e territorio. Analizzando il vigente Piano di fabbricazione e la variante generale si può procedere al confronto tra i due evidenziando le differenze e quindi le variazioni e le integrazioni proposte, in particolare per le zonizzazioni del capoluogo, del comprensorio di “Piana S. Antuono” e “Piana d’Ischia” e di contrada “Codacchi”. Il vigente Programma di Fabbricazione del Comune di Trivento fu adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 25 del 23/03/1994 ed approvato con Delibere di Giunta Regionale n° 2761 del 24/07/1996 e n° 3508 del 16/09/1996. Dopo alcuni anni dalla sua adozione e soprattutto dopo la realizzazione della nuova Strada Provinciale Trignina sul lato Est del centro abitato, sono state modificate di fatto parte delle necessità urbanistiche del nostro territorio. Con Delibera di Giunta Comunale n° 38 del 20/03/2002 veniva deliberato di apportare al Programma di Fabbricazione le variazioni indicate dall’allora Sindaco pro-tempore nelle premesse della Delibera consiliare n° 89 del 17/12/1999 e la revisione degli elaborati progettuali con l’introduzione di varianti comprensive anche delle zone esterne, la revisione del regolamento, delle norme di attuazione e della verifica degli standard urbanistici. Durante la fase di ricognizione delle proposte, si sono svolte diverse assemblee pubbliche per portare a conoscenza dei cittadini le problematiche della revisione del Programma di Fabbricazione; in particolare nel 2013 sono state raccolte oltre 30 segnalazioni di richiesta modifiche al vigente Piano di Fabbricazione, le quali sono state inoltrate ai progettisti per verificarne l’ammissibilità. Nell’anno 2014 si è avuta la stesura finale e nuovamente acquisiti tutti i pareri necessari per l’adozione della Variante Generale al Programma di Fabbricazione. Gli elaborati finali sono stati revisionati nell’anno 2017 recependo le prescrizioni dell’intero iter autorizzativo. Analizzando il vigente Piano di Fabbricazione e la variante generale, emergono le differenze e quindi le variazioni e le integrazioni proposte, in particolare per le zonizzazioni del Capoluogo, del comprensorio di “Piana S. Antuono” e “Piana d’Ischia”, della contrada “Codacchi” e delle frazioni rurali. La variante generale al programma di fabbricazione così come proposta si pone i seguenti obiettivi: rispetto delle vocazioni del territorio comunale; adeguamento alla normativa vigente; aumento degli spazi verdi pubblici e riqualificazione urbana; aumento degli spazi per il tempo libero, la cultura e lo sport con l’individuazione di aree verdi attrezzate; miglioramento della qualità della vita con l’inserimento di aree destinate a servizi generali per i cittadini ed a parcheggi; riqualificazione del centro storico con possibilità di creare servizi di ospitalità diffusa; riduzione delle zone a rischio frana e potenziamento delle aree da destinare all’espansione edilizia, con benefici per tutto l’indotto; promozione e sviluppo economico con ridistribuzione delle zone artigianali nelle zone con maggiore potenziale; contrasto allo spopolamento; promozione e sviluppo economico tramite l’inserimento di una zona D e la ridistribuzione delle destinazioni d’uso dell’area industriale».

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