Ormai non ci sono più dubbi. L’esame autoptico ha parlato chiaro: l’orso bruno marsicano rinvenuto morto venerdì scorso a Pettorano del Gizio (L’Aquila) è stato ucciso con un colpo di fucile. Inizialmente si era pensato ad un avvelenamento. Invece, l’indagine ha rivelato il particolare – ancora più sconcertante – della pallottola conficcata nel corpo del povero plantigrado di 3/4 anni. Questo è quanto hanno confermato i vertici del Parco nazionale a Primo Piano Molise.
L’orso è morto ufficialmente per peritonite. La popolazione dell’animale simbolo del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è esigua, e l’orso bruno marsicano è a rischio estinzione. Solo negli ultimi quattro anni il Wwf ha calcolato che le perdite – per varie cause – ammontano a 13 esemplari. Su una popolazione stimata in circa cinquanta plantigradi.
Insomma, una vera e propria emergenza. Tanto che oggi al Ministero dell’Ambiente è prevista una riunione del tavolo di gestione Patom (Piano di azionme per la tutela dell’orso marsicano).

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