Pomeriggio di ordinaria “follia” quello di ieri a Conca Casale. La tranquillità del paesino a 11 chilometri da Venafro è stata infatti scossa dall’accoltellamento di un allevatore. A quanto pare per problemi di pascolo, un pastore avrebbe aggredito un compaesano sferrandogli due coltellate. Per lui, un 65enne, è scattato l’arresto, mentre per il 57enne è stato necessario il trasporto in ospedale. L’uomo è stato anche sottoposto ad un intervento chirurgico presso il Veneziale di Isernia. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita. Le coltellate lo hanno raggiunto sotto l’ascella e sopra la spalla.
Nel bilancio dei feriti, in realtà, risulta anche uno dei figli dell’allevatore aggredito: il 25enne sarebbe stato colpito più volte con un frustino dal 65enne. Da qui sarebbe poi originato l’accoltellamento, avvenuto in zona montana.
Sul caso indagano i Carabinieri, prontamente intervenuti sul posto. Raccolta la segnalazione, intorno alle ore 15 i militari, con il Capitano Mario Giacona in testa, hanno quindi iniziato la caccia all’uomo per le montagne del paesino. A tale scopo si è rivelato prezioso l’intervento del sindaco Luciano Bucci il quale, in qualità di ufficiale di governo e di Polizia giudiziaria non si è potuto esimere dal supportare l’azione di ricerca dell’Arma. In un paio d’ore, così, gli uomini del Norm di Venafro e del Nucleo investigativo provinciale hanno rintracciato il pastore che, con il proprio gregge, aveva nel frattempo raggiunto una zona impervia in località Forcella. Addosso aveva due coltelli di genere proibito, di cui uno ancora sporco si sangue, che sono stati quindi sequestrati. Sotto sequestro sono finiti poi anche quattro fucili e le relative munizioni regolarmente denunciati e detenuti nell’abitazione del 65enne, peraltro confinante con quella della vittima. Stando a quanto ricostruito dai Carabinieri, tra i due esistevano vecchie ruggini.
Sia come sia, il pastore è stato condotto in caserma in stato di arresto per lesioni aggravate dall’uso di armi. Dopo le formalità di rito, anche in virtù del fatto che è risultato incensurato, è però tornato a casa dove resterà ristretto in regime di arresti domiciliari in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria.
La notizia ha chiaramente generato sdegno ed incredulità in paese, suscitando sgomento nella comunità. L’episodio avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori. Solo per un fortuito caso le coltellate non hanno raggiunto gli organi vitali del povero 57enne.

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