L’ “inferno” è scoppiato all’improvviso, quando ormai nessuno più se lo aspettava: il Volturno, infatti, è esondato alle 7,30, dopo una nottata di violenti piogge ma un’alba assolata. Il fiume ha allagato i terreni circostanti, ‘travolgendo’ abitazioni e stalle. Danni si sono registrati a Le Mortine e al lago Verde. Tutta l’area da Strada di bonifica 25 (oasi naturalistica) a Ponte Reale, nei territori di Venafro, Sesto Campano, Capriati e Torcino, ha dovuto subire la violenza dell’acqua. Fortunatamente, però, nessuno è rimasto ferito. Grazie all’intervento massiccio di Carabinieri (con il Capitano Giacona), Carabinieri Forestali (con il comandante De Caprio), Vigili del fuoco, Polizia municipale (con il Capitano Giampietri) e volontari dell’Associazione nazionale vigili del fuoco in congedo anche le sette famiglie e persone rimaste intrappolate nelle abitazioni sono state salvate. In particolare, un salvataggio si è rivelato più difficoltoso degli altri. Un allevatore rimasto completamente isolato nella propria casa a due passi da Ponte Reale e dal fiume Volturno. Dopo vari tentativi, forze dell’ordine, caschi rossi e privati con trattori sono riusciti a tirarlo fuori in evidente stato di agitazione. L’ondata è arrivata violenta e improvvisa. Probabilmente ad aumentarne al potenza anche l’apertura delle paratoie in località Le Mortine.
Oltre che nelle abitazioni i soccorritori hanno avuto un gran da fare anche per salvare gli automobilisti in panne sulla provinciale 11 Ponte Reale, sia in territorio molisano che in territorio casertano. In particolare, sul lato campano due donne di Gallo Matese – mamma e figlia – sono rimaste letteralmente imprigionate dalla piena del Volturno giunta all’improvviso. Si sono salvate salendo sul tetto dell’auto, dietro l’indicazione dell’Arma di Capriati. Quindi sono giunti i pompieri matesini a portarle al sicuro. Anche un’ambulanza è finita impantanata e non ha potuto portare a termine l’intervento alle due donne ormai in preda al panico. Gravi danni, dunque, agli scantinati, alle stalle e chiaramente all’agricoltura della Piana. In alcuni casi si è registrata pure la perdita di capi di bestiame.
Sesto Campano. L’emergenza scattata prima a Ponte Reale si è poco dopo estesa pure a Sesto Campano, fino alla località Rontorto. Problemi a Sesto anche per lo straripamento del torrente San Bartolomeo in via Taverna Vecchia. Il sindaco Luigi Paolone ha evacuato le scuole. L’amministrazione comunale, con l’assessore Antonio Martone presente sul posto, ha fatto sapere che valuterà la richiesta di danni in capo agli eventuali responsabili. Accuse sono piovute al Consorzio di bonifica reo di non curare a dovere la manutenzione del San Bartolomeo. «I cittadini sono arrabbiati e chiedono giustizia e tranquillità», ha sottolineato Martone che mesi fa promosse una raccolta firme per chiedere interventi pure sul Volturno.
La speranza è che nelle prossime ore il meteo possa essere più clemente. Altrimenti i corsi d’acqua già ‘saturi’ con ulteriore pioggia potrebbero causare danni ancora più ingenti.
Coldiretti. Intanto, sugli allagamenti nel Venafrano ha fatto sentire subito la propria voce la Coldiretti Molise che ha mobilitato la propria struttura per avere contezza della situazione. «Non è ancora possibile quantificare le perdite in termini economici ma da una prima ricognizione effettuata la furia dell’acqua non ha risparmiato nessuna azienda, agricola o zootecnica, causando la distruzione di varie colture oltre che danneggiando oliveti e frutteti».
Inoltre «numerose stalle si sono ritrovate completamente circondate dall’acqua. Riguardo ai danni all’agricoltura è corretto dire che quel che non è stato fino ad ora raccolto è andato perduto a cominciare dal mais. Le colture orticole sono andate invece perdute perché sommerse da acqua e fango. Ma i danni provocheranno anche un ritardo nell’avvio delle nuove campagne di semina con tutte le conseguenze del caso».

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