Un colpo da esperti, che hanno agito in pieno centro urbano nel cuore della notte a Colli a Volturno utilizzando la tecnica cosìddetta della “marmotta”, con il bancomat della Banca popolare di Puglia e Basilicata che è stato fatto saltare letteralmente in aria.
Un boato che alle ore 3,18 ha scosso la tranquillità del paese volturnense. Lo sportello disarcionato dal muro (la vista dall’interno foto newsdellavalle) era ospitato proprio a piano terra della sede del Municipio, che ha subìto danni dall’esplosione pur rimanendo comunque agibile.
I locali del bancomat sono stati sventrati. È una delle prime volte che nel territorio della Valle fanno la loro comparsa bande di malviventi esperte nella tecnica della “marmotta” che utilizzano ordigni artigianali ma potenti. Il bottino sarebbe di svariate decine di migliaia di euro. Sul posto subito dopo il colpo sono arrivati i Carabinieri della Compagnia di Venafro, con in testa il Capitano Mario Giacona, e i militari della stazione collese. Nella piazza del Municipio sono presenti telecamere di videosorveglianza che l’Arma ha subito acquisito. Secondo indiscrezioni, tutto si è svolto in pochi minuti. Tre i banditi con il volto parzialmente coperto che dopo aver parcheggiato l’auto – di grossa cilindrata – hanno inserito l’esplosivo nell’alloggiamento del bancomat ed hanno atteso la deflagrazione. Una volta fatto esplodere lo sportello è stato un gioco da ragazzi appropriarsi dei soldi e darsi alla fuga lungo la Statale in direzione Isernia.
Al vaglio dei Carabinieri che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e stanno svolgendo accurate indagini nel tentativo di risalire ai responsabili del colpo ci sarebbero ora anche le immagini dei giorni precedenti. La speranza è magari di poter individuare la stessa auto sul luogo per appostamenti o comunque atteggiamenti sospetti da parte di persone sconosciute. Il personale della banca è stato sentito dagli inquirenti, anche per comprendere a quanto ammonta effettivamente il bottino che sarebbe consistente, sembrerebbe secondo una prima stima superiore ai 20mila euro.
Il sindaco del paese Emilio Incollingo ha voluto rassicurare circa il coinvolgimento della sede comunale: «Non sono state riscontrate compromissioni di natura strutturale all’edificio ma solo danni alle tamponature, agli infissi ed alle finiture».

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