Domenica scorsa l’allagamento della chiesa di Masserie la Corte causato dalla pioggia caduta nel fine settimana aveva lasciato fedeli e cittadini smarriti. Nonostante tutto, l’intenzione dei parrocchiani era quella di autotassarsi per contribuire alle spese e dell’idea avevano parlato con alcuni amministratori comunali i quali avevano partecipato alla funzione religiosa celebrata dal parroco domenica mattina.
Gli stessi amministratori, informato il sindaco Ricci, avevano assicurato l’intervento del Comune nonostante lo stabile sia di proprietà della Curia e alla stessa spetterebbe provvedere alle spese di manutenzione.
Sia come sia, nel giro di 48 ore: detto, fatto! Il tempo necessario per organizzare l’intervento e ieri mattina gli operai erano già al lavoro per ripristinare la guaina di copertura dell’edificio sacro. L’infiltrazione, infatti, pare sia stata dovuta al cattivo stato della copertura.
«Per me e per la squadra di amministratori che mi onoro di guidare – ha spiegato il sindaco Marciano Ricci – le promesse valgono più dei contratti scritti. Abbiamo assicurato il nostro impegno e, nonostante le molteplici difficoltà, abbiamo disposto in tempi celeri un intervento straordinario. Faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per tamponare l’emergenza. Ora mi auguro, però, che la Curia si faccia fattivamente carico degli ulteriori lavori necessari perché il problema, se non risolto definitivamente, si ripresenterà».
Lo aveva affermato domenica e ha inteso ribadirlo: «Le famiglie – le parole di Marciano Ricci – già sono allo stremo per via della crisi che, al di là delle frasi di circostanza che continuano a propinarci, non molla la presa. Arrivare a fine mese è diventato complicato anche qui in Molise. Tutto è difficile, pure assicurare gli studi ai figli, mandarli in palestra o in gita con i compagni di scuola. Se vogliamo chiudere anche le chiese… che dire. Ognuno, soprattutto chi deve e può, si faccia un esame di coscienza».

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