Il prefetto di Isernia, Filippo Piritore, ha convocato un tavolo all’interno del palazzo di Governo per discutere dei disservizi postali che si stanno registrando sul territorio. In un contesto già difficile per la politica di razionalizzazione varata dall’azienda, a far precipitare la situazione, la decisione di Poste Italiane di chiudere il centro secondario di distribuzione di Venafro con i portalettere che, dall’11 novembre, saranno costretti a partire da Isernia per raggiungere il territorio venafrano. Alla riunione, oltre ai sindaci della provincia ed ai vertici delle forze dell’ordine presenti sul territorio, hanno partecipato anche i sindacati di categoria che hanno annunciato forme di lotta anche eclatanti per scongiurare la chiusura del Csd di Venafro. Venerdì dovrebbe tenersi a Venafro un’assemblea pubblica cui è stato invitato anche il governatore Di Laura Frattura. Il vicesindaco di Venafro, Alfredo Ricci, ed il primo cittadino di Filignano, Lorenzo Coia, durante la riunione hanno spiegato quale sia l’attuale situazione all’interno dei rispettivi comuni mentre Poste Italiane ha deciso di disertare il vertice preferendo evitare in questa fase della vertenza lo scontro con le parti sociali. L’azienda ha però offerto la propria disponibilità ad incontrare il prefetto ed i sindaci interessati in separata sede. A margine dei lavori, oltre che di disservizi postali, s’è discusso anche dell’eventuale presenza di rifiuti tossici nel sottosuolo molisano con Piritore che ancora una volta ha voluto tranquillizzare la popolazione.

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