Doveva essere un faccia a faccia chiarificatore, invece dal vertice di ieri pomeriggio convocato d’urgenza dall’azienda è uscita una fumata nera. Nerissima. Sindacati, rsu e lavoratori della Unilever di Pozzilli sono sempre più sul piede di guerra. Il licenziamento dell’operaia comunicato la sera per la mattina non è stato affatto digerito. Così come non è stato digerito il mancato rispetto dell’impegno che la direzione aziendale avrebbe assunto a non modificare l’organizzazione interna fino a dicembre.
L’incontro di ieri comunque si è svolto in un clima teso e dai toni accesi. L’Unilever ha comunicato la volontà di non revocare il licenziamento per giustificato motivato oggettivo per soppressione del posto di lavoro. Di contro, sindacati e rsu, dopo lo sciopero dell’altroieri hanno rilanciato: lo stato di agitazione permane e si espliciterà da subito con il blocco degli straordinari e della flessibilità e con proclamazione dello sciopero ad oltranza per 8 ore sui tre turni a partire da lunedì.
Insomma, clima incandescente tra la direzione aziendale e i 195 lavoratori in forza allo stabilimento nel Nucleo industriale di Pozzilli. Uno scontro senza precedenti.
I dipendenti spingono per restare sulle barricate consapevoli, fanno sapere, che quanto accaduto alla loro collega potrebbe accadere ad ognuno. Dunque, senza un passo indietro della direzione aziendale l’impressione è che la vertenza difficilmente si sbloccherà.
Sindacati e rsu si sono legati all’indice il comportamento dell’Unilever che ha licenziato l’operaia 49enne sostanzialmente senza preavviso e sono pronti ad impugnare il provvedimento qualora la multinazionale non dovesse ritirarlo.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.