La prima pioggia della stagione porta novità per quanto riguarda gli ormai famosi ed attesi lavori di rifacimento del ponte sul Rava. Salvo imprevisti dell’ultimo momento, infatti, questa mattina dovrebbero iniziare le operazioni che porteranno al nuovo attraversamento sul torrente che, nel novembre del 1993, terrorizzò i residenti della zona a causa dell’esondazione che provocò notevoli danni.
Anche per scongiurare il ripetersi di questi fenomeni, il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) nel 2012 ha stanziato quasi 2 milioni di euro nell’ambito del progetto «Italia sicura». Un ponte a campata unica, per evitare l’effetto tappo. In questo modo si metterà in sicurezza il torrente Rava. Numerosi gli incontri e i summit, l’ultimo dei quali tra gli ingegneri Maurizio De Vincenzi (direttore dei lavori) e Domenico Pompeo (coordinatore per la sicurezza) accompagnati da funzionari dell’Anas, dalla responsabile comunale dei Lavori pubblici, architetta Ornella Celino, e dal responsabile dell’impresa appaltatrice Gianni Cimorelli finalizzato a valutare controindicazioni e alternative al blocco dei mezzi pesanti lungo via Campania nella fase di costruzione del ponte.
Questa mattina, comunque, si comincerà con le opere “propedeutiche” alla vera e propria (ri)costruzione dell’attraversamento. Nonostante i notori problemi con la Regione Molise, che continua a faticare ad inviare effettivamente le somme stanziate e finanziate, il Comune con delle anticipazioni di cassa sta riuscendo ad evitare il blocco dei lavori con conseguente rischio di perdita fondi. Dunque, questa mattina si dovrebbe procedere con la sistemazione, da parte della Tim, di alcuni cavi della telefonia sottostanti al ponte. Così come si dovrà procedere con la messa in sicurezza della sottostante linea del metano da parte della «2i Rete Gas» di Caserta.
Sia come sia, l’arrivo degli operai Tim segnerà l’effettivo avvio del cantiere che, come detto, porterà alla realizzazione di una campata unica al posto degli attuali due pilastri in cemento che, in caso di forti piogge, potrebbero nuovamente creare l’effetto diga facendo quindi esondare le acque del Rava. Accade perché spesso le acque tumultuose trasportano rami ed altre schifezze che vanno a sbattere e si fermano contro i pilastri formando una barriera.
Ricordiamo che i lavori del nuovo ponte prevedono pure lo spostamento a valle dello scolmatore San Nicola che oggi scarica le acque piovane proprio nello stesso punto nord dei pilastri. Creando così altri problemi di flusso.
Insomma, una soluzione al pericolo esondazioni che farà felici tutti i residenti della zona di espansione.
Problemi potrebbero sorgere ora solo per la viabilità. Inizialmente era previsto il senso unico alternato sulla statale 85 Venafrana in modo da non creare intoppi al traffico, ma alcuni recenti fatti di cronaca hanno indotto ad una più attenta riflessione con la conseguenza che probabilmente il transito, almeno per i mezzi pesanti, verrà vietato. La viabilità alternativa che è stata individuata, a senso unico da Cassino in direzione della Variante, passa attraverso alcune strade provinciali che partono da Ceppagna. In pratica i mezzi pesanti che provengono dalla direzione di Cassino e che oggi vengono deviati in città su via Campania dal quadrivio principale, girerebbero ben prima di Venafro, in direzione della Variante nei pressi della frazione Ceppagna. Tale soluzione, secondo quanto stimato dai tecnici, consentirebbe un’accelerata sui lavori che potrebbero così terminare almeno due mesi.

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