Avrebbe dovuto fare tappa a Venafro il 24 ottobre scorso. Poi, la seconda fermata in Molise del treno del Pd ‘Destinazione Italia’ fu rinviata perché il segretario nazionale aveva un appuntamento a Parigi in serata e i tempi erano troppo stretti.
Oggi pomeriggio, nel primo pomeriggio, Matteo Renzi arriverà alla stazione di Venafro. Poi si sposterà al Castello Pandone.
L’orario indicativo è fra le 14.30 (come ha reso noto la segretaria regionale dem Micaela Fanelli su Facebook) e le 15.
In città il clima è frizzante. Molte le indiscrezioni della vigilia che accreditano preparativi per un’accoglienza non esattamente affettuosa all’ex premier.
Anche a Termoli, d’altro canto, un gruppo eterogeneo di contestatori (M5S, Fratelli d’Italia, No tunnel) diede il benvenuto a Renzi prima che andasse all’incontro di Campomarino.
Ci saranno, però, anche di sicuro i sostenitori. Con gli esponenti dem di Isernia e di Venafro il gruppo dirigente regionale del partito e i vertici della giunta, a cominciare dal governatore Frattura, stanno portando avanti un’azione di ricucitura dei rapporti che fa perno sulle misure per l’area di crisi (sulla legge elettorale il confronto è ancora in corso ma il destino del collegio unico sembra deciso).
Al Castello Pandone Renzi incontra cittadini, simpatizzanti, associazioni, imprenditori della zona. All’ex premier verranno presentate in particolare le esperienze della Fonderia Marinelli di Agnone e della novità – che sta crescendo con un trend positivo – nel panorama del tessile Modaimpresa.
Al segretario, via Fb, il bentornato di Micaela Fanelli. «Ti accoglieremo nella straordinaria città di Venafro. Dalle produzioni agroalimentari della costa adriatica, a quelle manifatturiere della provincia pentra: il filo conduttore è sempre quello dell’impegno, della ripresa, della speranza di una regione che orgogliosamente ce l’ha fatta!». Ai governi a guida Pd Fanelli rivendica l’azione per «uscire dalla crisi, ripianare i debiti, rimettere in moto l’economia.
Non dimentichiamolo mai: solo quattro anni fa sull’orlo del precipizio, per colpa dei governi di centrodestra nazionali e regionali e delle loro devastanti politiche di default economico e sociale.
Oggi l’Italia riparte così come il Molise, non lo diciamo noi ma tutti i maggiori istituti di ricerca e lo certifica anche Bruxelles e l’Europa.
Questo dobbiamo raccontare alla nostra gente, su questo ci dobbiamo confrontare e raccogliere contributi tra le persone, sconfiggendo la disinformazione con la verità, le suggestioni con i fatti.
Ti aspettiamo Matteo, orgogliosi come sempre della nostra terra, della nostra forza, della caparbietà e competenza – ancora la segretaria del Pd – con le quali abbiamo avviato l’area di crisi, pubblicato i bandi, finalmente assegnato i primi finanziamenti per politiche non più solo passive di sostegno, ma attive per produrre occupazione stabile e duratura. Anche questi, fatti, risultati. Pubblici e certificati. Noi ci crediamo e ci stiamo mettendo tutta la nostra passione».

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