«È stato pubblicato il bando di gara per i lavori di adeguamento sismico della scuola di Ceppagna per un importo di 500mila euro. Come promesso, il bando è uscito prima della fine dell’anno. Un ringraziamento all’assessore all’edilizia scolastica Alfredo Ricci, alla delegata alle frazioni Jessica Iannacone e al settore lavori pubblici e all’assessore Marco Valvona. Le offerte dovranno pervenire entro il 22 gennaio. Prima della fine dell’anno scolastico la gara sarà aggiudicata»: così annunciava sul suo profilo Facebook il sindaco Antonio Sorbo la prima gara d’appalto portata a termine dalla sua amministrazione. Eravamo fine 2013. A distanza di 4 anni quella scuola è ancora chiusa.
Il finanziamento regionale è del 26 luglio 2013, l’aggiudicazione dei lavori primavera del 2014. Nel bando si parlava anche, naturalmente, del tempo massimo per la chiusura del cantiere: 180 giorni. Siamo a oltre tre anni dall’aggiudicazione dei lavori, la burocrazia, anche in questo caso, è stato di intralcio e gli inquilini di Palazzo Cimorelli ne sanno qualcosa. In cima alla lista degli impegni dell’Amministrazione Sorbo c’è stata l’emergenza scuola? Questa la domanda che si pongono gli addetti ai lavori e le tante mamme residenti nella popolosa frazione di Ceppagna. I loro bambini sono costretti a fare scuola in due aule adattate del plesso di via Colonia Giulia. In attesa proprio del completamento della scuola di Ceppagna, che, a quanto pare, potrà ospitare almeno cinque classi dell’Infanzia.
La giunta comunale, nei giorni scorsi è stata costretta a fare un’altra variazione di bilancio per un nuovo intervento sull’edificio scolastico di Ceppagna, dando atto di indirizzo agli uffici competenti (responsabile del settore lavori pubblici e Manutenzione architetto Ornella Celino) per procedere alla realizzazione «di interventi relativi alla sistemazione esterna e prevenzione incendi finalizzati all’imminente riapertura del plesso scolastico di Ceppagna, già oggetto di lavori di adeguamento sismico». Per un anticipo di cassa di oltre 61mila euro. La vicenda di questa pratica è lunga e ha conosciuto un percorso a dir poco tortuoso che spinse addirittura le mamme a organizzarsi in un comitato di protesta che si recò anche a Campobasso presso l’Assessore ai lavori pubblici Nagni. Dal palazzo della città fanno sapere che oramai ci siamo. Ma occorre attendere ancora perché ci sono da portare a termine gli interventi di sistemazione dell’area esterna, adeguandola a tutte le norme sulla sicurezza e la prevenzione incendi. Per la prossima primavera l’edificio scolastico di Ceppagna dovrebbe riaprire le porte. Ma in tanti dalla frazione incrociano le dita: la burocrazia può fare sempre qualche altro brutto scherzo.
Marco Fusco

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.