Comunali, Sorbo e le opere realizzate: il primo cittadino fa il “mea culpa” per non aver saputo comunicare ai venafrani quanto realizzato in cinque anni di amministrazione. E già, la comunicazione!
«Penso che questo sia uno degli errori che abbiamo commesso. Probabilmente non siamo riusciti a trasmettere alla massa dei cittadini la portata delle cose che abbiamo fatto, alcune davvero rilevanti. Siamo stati troppo presi dal lavoro quotidiano, in alcuni momenti sopraffatti dal peso delle responsabilità che ci siamo assunti, soprattutto nei primi due-tre anni quando abbiamo dovuto affrontare e risolvere i problemi di bilancio, la situazione debitoria, rispondere alle contestazioni della Corte dei Conti e del Mef sull’operato delle gestioni precedenti, situazioni che rischiavano di avere conseguenze molto negative sul presente e sul futuro. Per esempio non siamo riusciti a far capire fino in fondo che tutto ciò che si è fatto in termini di opere pubbliche, di investimenti, di attivazione di nuovi servizi e di prosecuzione di quelli esistenti è stato frutto di un mezzo miracolo considerata la situazione di grave indebitamento del Comune che abbiamo trovato con un “buco” originato dalle precedenti gestioni che man mano è arrivato a superare gli otto milioni di euro. Una situazione a cui abbiamo dovuto far fronte per evitare il dissesto finanziario del Comune che avrebbe avuto conseguenze devastanti. Abbiamo dovuto utilizzare le poche risorse disponibili con grande attenzione e cautela. Per questo deficit di comunicazione faccio autocritica e me ne assumo personalmente tutta la responsabilità. In questo campo, considerate le mie pregresse esperienze professionali, avrei potuto e dovuto fare di più».
A chi gli dice che come sindaco forse non ha osato più di tanto limitandosi all’ordinario, Sorbo risponde secco che «è una sciocchezza enorme. Non penso che rientri nell’ordinaria amministrazione per un comune di 11mila abitanti far fronte a debiti per oltre otto milioni di euro, coprendone una parte – fino ad oggi oltre quattro milioni – con risorse ricavate da una gestione oculata dei soldi pubblici, dal contenimento della spesa e da una maggiore capacità di gestire la parte delle entrate, e il resto con un piano di riequilibrio finanziario per il quale abbiamo dovuto assumere degli impegni ben precisi che, chiuso il quarto dei dieci anni del piano, stiamo rispettando puntualmente. Vorrei vedere chi dice queste cose cosa sarebbe capace di fare di fronte a questa montagna di debiti. Per la verità per alcuni di questi possiamo dire che sappiamo già cosa farebbero: quello che hanno fatto in passato quando, anziché affrontare il problema e assumersi le responsabilità, nascondevano la polvere sotto il tappeto facendo finta di niente e continuando a spendere e a spandere. Tanto per dirne una, nel 2011 solo di incarichi esterni sono stati spesi oltre 350mila euro a fronte dei 50mila che spendiamo noi oggi per l’ufficio avvocatura e per il responsabile (part time) dell’urbanistica».
Poi, «voglio ricordare che gli ultimi due rendiconti precedenti alla nostra amministrazione (2011 e 2012) sono stati chiusi in disavanzo a dimostrazione che chi ha gestito i bilanci del Comune non è stato capace di far corrispondere le uscite previste con le spese effettivamente sostenute. Senza dimenticare che un’amministrazione ordinariamente non deve sforare il patto di stabilità, cosa che invece purtroppo è successa per il 2011. Senza dimenticare che quando siamo arrivati noi il Comune di Venafro era stato dichiarato ente strutturalmente deficitario. Ecco, questa è ordinaria amministrazione, riuscire cioè a chiudere il bilancio consuntivo almeno in pareggio e non sforare il patto di stabilità. Questo è il minimo sindacale che si chiede a chi amministra».
Insomma, secondo Sorbo «quelli che non sono riusciti a fare nemmeno questo come possono dire che noi abbiamo fatto solo ordinaria amministrazione? Noi almeno i conti abbiamo saputo tenerli in ordine. E poi è ordinaria amministrazione mettere in campo e realizzare opere, interventi ed investimenti per quasi undici milioni di euro di cui quasi la metà con fondi ottenuti da questa amministrazione e con idee e progetti totalmente nostri? Penso che la capacità di un amministratore non si misura dal fatto che ottiene una promessa di finanziamento (quella non si nega a nessuno) ma dalla sua capacità di trasformare quella promessa di finanziamento se non in un’opera realizzata, almeno nella pubblicazione di un bando di gara o, nella peggiore delle ipotesi, in un progetto esecutivo approvato e cantierabile. Su questo punto, se vuole, possiamo tornarci ma non basterebbe un giornale intero per raccontare quello che (non) abbiamo trovato e quello che abbiamo fatto. Io comunque sono disponibile. Per il momento, giusto per rendere l’idea, invito chi è interessato a consultare, anche su questo punto, il resoconto dell’attività amministrativa pubblicato sul sito del Comune. Ma qualcosa va precisata meglio: i lavori in corso sul Rava, che se non ci saranno ulteriori intoppi dovrebbero terminare entro la fine della legislatura e che risolvono un problema che si trascina da decenni, è ordinaria amministrazione? Il recupero della palazzina Liberty, chiusa da oltre cinquant’anni, che tutti avevano promesso di fare ma che nessuno era mai riuscito a concretizzare, è ordinaria amministrazione? Rendere finalmente accessibili ai disabili quasi tutti gli edifici comunali come abbiamo fatto noi è ordinaria amministrazione? Avviare finalmente concretamente la raccolta differenziata porta a porta è ordinaria amministrazione? Realizzare l’isola ecologica, la fogna e il depuratore a Ceppagna è ordinaria amministrazione? Ottenere il distaccamento dei vigili del fuoco o la riapertura del giudice di pace è ordinaria amministrazione? Attivare le sezioni primavera e farle crescere è ordinaria amministrazione? Sostituire uno scuolabus vecchio di oltre trent’anni o le auto della polizia municipale quasi della stessa età è ordinaria amministrazione? Mettere in servizio la nuova rete idrica riducendo i consumi idrici di quasi il 30 per cento è ordinaria amministrazione? E se tutto questo è ordinaria amministrazione perché in tanti anni non è mai stato fatto? Io penso che, vista la situazione, abbiamo fatto miracoli. E sono sempre in attesa – conclude il sindaco – che qualcuno ci porti il resoconto delle gestioni amministrative passate, così potremo fare un raffronto».

Marco Fusco

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