Clamoroso ma vero: l’ex conservificio di Venafro è stato posto sotto sequestro. Da alcuni giorni, infatti, sui cancelli dell’area pubblica comunale sono stati apposti i sigilli dai Carabinieri forestali della città.
Al momento le motivazioni sono ignote, ma sul cartello si legge nel dettaglio: «Area e rifiuti sottoposti a sequestro giudiziario». Cosa è successo dunque all’interno dell’ex conservificio, stabilimento dismesso ed acquistato dal Comune di Venafro nei primi anni Duemila e da allora lasciato praticamente all’abbandono? L’ipotesi è che all’interno siano stati stoccati (abusivamente) rifiuti, forse illecitamente. D’altronde i sigilli ad una struttura, peraltro pubblica, solitamente non vengono apposti facilmente ed a cuor leggero. Insomma, è giallo.
L’unica cosa certa al momento è che sul caso stanno indagando i Carabinieri forestali di Venafro, come si evince dal cartello di sequestro apposto al cancello di ingresso («Regione Carabinieri forestale “Abruzzo e Molise”, stazione di Venafro). Alcuni passanti hanno notato il nastro bianco e rosso e si sono rivolti alla nostra redazione. Secondo alcuni testimoni il sequestro sarebbe scattato tre, quattro giorni fa.
Sicuramente nelle prossime ore se ne saprà di più, anche perché l’area è di proprietà comunale. Chi, come e perché avrebbe sversato e stoccato rifiuti (questa è l’ipotesi più accreditata leggendo il cartello di sequestro firmato dall’ufficiale di Polizia giudiziaria maresciallo ordinario Antonio De Caprio) illecitamente all’interno dell’ex conservificio? Questa è la domanda che evidentemente si stanno ponendo ora gli inquirenti. La risposta, ovviamente, interessa anche alla comunità venafrana. L’azione dei Carabinieri forestali, comunque, dimostra ancora una volta l’attenzione del corpo verso le tematiche ambientali della Piana.
Ric. P.

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