«Mi domando, come è possibile che un ospedale come quello di Venafro, con un così ampio bacino di utenza, non sia in grado di intervenire neppure nel caso di piccole ferite. Davvero a questo siamo arrivati?»: è la testimonianza-protesta della signora che nella tarda serata di mercoledì scorso è stata costretta a recarsi all’ospedale “Santissimo Rosario” di Venafro a seguito di un piccolo incidente domestico.
Si trattava di mettere un punto di sutura per una ferita alla testa. Qui, la signora di Venafro, si è imbattuta con il Punto di primo intervento chiuso, il servizio 118 impossibilitato ad intervenire per le vicende a tutti note e la Guardia medica senza il minimo necessario per essere operativa.
«Il 23 agosto- ci dichiara la signora- a seguito di un piccolo incidente domestico, consapevole della chiusura del Punto di primo intervento dell’ospedale di Venafro, ho atteso le ore 20, orario di apertura della guardia medica nel suddetto ospedale, per avere quantomeno una medicazione. Premetto che prima di recarmi alla guardia medica, sono passata al servizio ambulanza del 118, dove però mi è stato detto che non potevano medicarmi perché oro possono intervenire solo quando vengono chiamati dalla centrale. Mi hanno, quindi, indirizzato alla guardia medica. Una volta giunta sul posto, mi ha accolta un medico che, a fronte della sua disponibilità e professionalità, si è trovato però in difficoltà poiché, sebbene la mia ferita richiedesse un punto, egli non aveva alcuno strumento per intervenire e poterlo apporre per saturare la ferita. Mi ha confermato- ha aggiunto la signora vittima di un piccolo incidente domestico- che, prima di iniziare il suo turno, era passato presso una farmacia per acquistare, a proprie spese, qualche medicamento minimo per poter far fronte quantomeno a qualche caso più urgente. Una situazione che si commenta da sola. Siamo oramai ridotti male, una vergogna».
Un altro caso che fa riflettere dunque a Venafro su quanto è rimasto all’ospedale “Santissimo Rosario” di Venafro. Nemmeno la Guardia medica può garantire un minimo di supporto a chi si reca al nosocomio cittadino per piccoli interventi come quello richiesto la sera dello scorso 23 agosto dalla signora che ha voluto raccontare a Primo Piano la sua storia per sollecitare chi di dovere ad intervenire per assicurare ai cittadini di Venafro ma anche dei paesi limitrofi, una dignitosa assistenza sanitaria una volta si varca la soglia del “Santissimo Rosario”.
Una postazione di Guardia medica dovrebbe essere fornita almeno di medicinali per il pronto intervento sul posto. Se non garantisce nemmeno la sutura di una piccola ferita, a cosa serve la Guardia medica in un’area in cui ormai il settore dell’emergenza è ridotto ai minimi termini? È questa la domanda che si è posta la signora che si è imbattuta, come abbiamo visto, con una serie di emergenze che al nosocomio venafrano, purtroppo, sono all’ordine del giorno. Con buona pace di tutti.

Marco Fusco

Un Commento

  1. GIOACCHINO PALMERI scrive:

    Quindi la colpa è della Guardia Medica? Io prendo uno stipendio da medico di GM, acquisto a mie spese medicinali e siringhe e strumenti e guanti indispensabili per il servizio che la ASL fornisce col microinfusore e dovrei effettuare prestazioni non previste nel mio contratto e che quindi non sono autorizzato a fare (per le quali un medico del 118 od un medico del PS sono pagati di più) assumendomi responsabilità per le quali la ASL non mi garantisce la indispensabile copertura assicurativa in tempi nei quali ogni medico corre il rischio di richieste di risarcimenti da parte del fino allora più indifferente e menefreghista dei parenti dello sfortunato paziente, nonostante tutto questo faccio quello che posso ed anche di più e sono pure considerato colpevole e dovrei fare di più di quello che mi sforzo di fare per i cittadini compiendo più di una volta più del mio dovere (sottolineo il fatto che i cittadini quando ci sono state le manifestazioni pro-ospedale non si sono visti, certi cittadini quando i politici responsabili di tutto ciò sono venuti a Venafro sono corsi a baciare loro la mano, che i cittadini ci sfruttano pretendendo di svegliarci all’ una di notte per prescrivere uno spray da assumere alle 10 del mattino per non fare la fila dal medico di base (è successo, purtroppo è successo!), nonostante tutto quello che mi sforzo di fare sono pure colpevole?!? Dovrei fare più di quello che faccio per sopperire ad un servizio che non è il mio, non ho mai voluto fare né posso fare dati i miei 60 anni e per il quale non sono pagato né assicurato?? Ma prima di parlare pensate chi avete votato e soprattutto chi voterete per favore, e non scaricate responsabilità ulteriori su chi già compie più del suo dovere. Senza alcun problema mi firmo: sono Gioacchino Palmeri.

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