Sul sito ufficiale delle Mamme per la salute e l’ambiente di Venafro è comparso ieri un messaggio di ringraziamento al Comune di Montaquila per aver preso posizione contro l’inquinamento e per aver annunciato l’adesione allo studio epidemiologico-eziologico che verrà condotto nella Piana.
«Apprendiamo dall’articolo di Primo Piano Molise di stamani 30 novembre, la decisione dell’amministrazione del Comune di Montaquila di partecipare attivamente allo studio epidemiologico-eziologico da commissionare al Cnr di Pisa e che sarà condotto sulle popolazioni della Valle che aderiranno alla convenzione – si legge nella nota dell’associazione -. Dall’articolo si evince un forte sentimento di appartenenza ad un territorio bellissimo e martoriato, e l’orgoglio di una popolazione che sta soffrendo da troppi anni. L’associazione vuole ringraziare tutta l’amministrazione di Montaquila, il sindaco Marciano Ricci e il consigliere Nico Forte per tanta sensibilità e partecipazione». Al momento, hanno poi fatto sapere le Mamme, «si sta procedendo nel definire i termini della convenzione e della commissione dello studio».
Adesso l’auspicio è che anche altre amministrazione vogliano aderire alla convenzione per supportare lo studio e per garantire alle rispettive popolazioni la possibilità di essere “esaminate”. Per ora con le Mamme e l’Isde ci sono il Comune di Venafro e quello di Montaquila.
Restando in ambito, sul tema sforamenti del particolato di cui si è occupato Primo Piano Molise nei giorni scorsi, c’è da registrare la presa di posizione ufficiale da parte della Fiom Cgil di Venafro e dello Spi Cgil Alto Molise. Con i rispettivi responsabili, Leopoldo Di Filippo e Pasquale Roccia, le organizzazioni sindacali hanno rimarcato come a Venafro sia «emergenza vera».
«Non possiamo più aspettare – hanno scritto in una nota congiunta -. Tutti devono fare la loro parte. Vanno assolutamente ricercate e chiarite le cause dell’inquinamento e il nesso di causalità con l’aumento esponenziale delle patologie degenerative registrato in quest’ultimo decennio». Per Fiom e Spi, dunque, tre sono i punti: «Immediata attivazione del Registro Tumori; invitare i Comuni della Valle a farsi carico della quota parte per finanziare lo studio epidemiologico come già annunciato dai Comuni di Venafro e di Montaquila; sollecitare il Consiglio regionale a stanziare una somma adeguata allo scopo».
Di Filippo e Roccia hanno evidenziato come gli sforamenti, tra le altre cose, del Pm2,5 destino grande preoccupazione. «Le conseguenze di tale situazione le pagano la nostra gente e quella dei comuni che gravitano intorno a Venafro. Anziani e bambini in particolare risultano essere i soggetti più esposti e più vulnerabili sotto l’aspetto sanitario».

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