Al via da questa mattina gli interrogatori di garanzia per i sei arrestati nell’ambito dell’inchiesta “Last dose 2”.
La maxi operazione antidroga messa in campo l’altroieri mattina dai Carabinieri a Venafro che ha di fatto decapitato il gruppo Spada-Casamonica operante in città verrà ripercorsa con gli indagati assistiti dai loro legali.
In questa fase, il procedimento tornerà a sdoppiarsi. Gli arrestati, infatti, saranno interrogati in due giorni diversi, così come diversi erano i filoni di indagine iniziali che sono poi confluiti nell’operazione “Last dose 2”. Quindi i giudici sentiranno in separata sede e data prima gli spacciatori che hanno operato in gran parte del 2018 a Isernia e poi la coppia che invece vendeva droga sostanzialmente accogliendo i “clienti” in casa.
Ricordiamo che i provvedimenti cautelari firmati dalla Gip Michela Sapio hanno riguardato Pino Spada e la moglie Anna Norma Spada con il loro figlio Giuseppe Spada e la sua consorte Eleonora Casamonica (quest’ultima, figlia di Ferruccio arrestato per tentato omicidio a luglio a Roma, ai domiciliari); nonché Enrico Spada (detto “fighetto”) e la convivente Giovannina Spada. Questi ultimi sono accusati dello spaccio a Venafro, mentre gli altri quattro prevalentemente nel centro storico di Isernia. Il procuratore capo Carlo Fucci in conferenza stampa ha parlato di «persone pericolose».
Per quasi un anno gli inquirenti hanno indagato e registrato i movimenti addirittura filmando le cessioni (soprattutto) di cocaina ma anche di hashish e marijuana.
A preoccupare, in particolar modo il continuo via vai impresso nelle immagini di giovani e giovanissimi.

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