Altro che rischio di stop temporaneo all’attività di cancelleria e processi vari, come paventato dal consigliere Adriano Iannacone: a quanto pare per il Giudice di pace è a rischio proprio la sede.
Nei giorni scorsi, infatti, dal Tribunale di Isernia è arrivata una nota dai toni da ultimatum, con l’ipotesi di chiusura dell’ufficio di Venafro.
L’esponente del gruppo Misto la settimana scorsa aveva lanciato l’allarme, invitando e sollecitando il sindaco Alfredo Ricci a provvedere alla nomina del funzionario di cancelleria. Nessuna buona nuova sarebbe però giunta da Palazzo Cimorelli nonostante la scadenza prima del 31 dicembre e poi del 31 gennaio come data ultima per l’adempimento. Quindi, dal Tribunale i toni sono stati meno concilianti.
Nelle ultime ore, al sindaco Ricci è arrivato il sollecito da parte del presidente che «per l’ultima volta» lo invita a provvedere. Dopodiché «in caso di sua persistente inottemperanza, si chiederà la chiusura dell’Ufficio del Giudice di pace di Venafro». Tutto messo nero su bianco in un documento che circola negli ambienti giudiziari e che è arrivato in Municipio, con tutto il carico di preoccupazioni facilmente immaginabili.
Il Tribunale ha bacchettato il primo cittadino che «non ha inviato alcun riscontro quanto ai chiesti accertamenti di carattere strutturale ed all’invio della chiesta documentazione, né ha provveduto a risolvere la questione della presenza (non soltanto in supplenza) delle figure mancanti che il sindaco si era impegnato a reperire».
Ad appena due anni dalla riapertura, dunque, la sede giudiziaria è seriamente a rischio…

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