Al Ministero dell’Ambiente ieri mattina si è riparlato della questione inquinamento nella Piana di Venafro.
Su istanza della parlamentare 5 Stelle Rosa Alba Testamento, infatti, il dicastero ha convocato una riunione alla quale hanno preso parte la stessa deputata, il consigliere regionale 5 Stelle Vittorio Nola, il sindaco Alfredo Ricci e l’assessore comunale all’Ambiente Dario Ottaviano nonché la senatrice grillina Barbara Floridia che fa parte della commissione d’inchiesta sui traffici illeciti di rifiuti.
Ad accogliere la delegazione il capo della segreteria tecnica del ministro Sergio Costa, il dottor Tullio Berlenghi.
L’incontro è stato tenuto per parlare della situazione della Piana anche alla luce delle interrogazioni presentate dalla Testamento in merito nei mesi scorsi.
L’onorevole dei 5 Stelle, tra le altre cose, chiedeva al ministro «quali iniziative intenda adottare per far fronte all’alto inquinamento presente nella Piana e ai continui sforamenti dei valori di Pm10, Pm2,5, Co2 e Benzene».
«Si è svolta questa mattina (ieri, ndr) presso il Ministero dell’Ambiente una riunione sull’inquinamento ambientale della Piana di Venafro, come da me richiesto alcune settimane fa, a seguito del deposito di due interrogazioni parlamentari sull’incidenza degli inceneritori Herambiente e Acea e del Cementificio Colacem sull’ambiente e la salute dei cittadini dell’intera area, nonché sull’ampliamento della discarica di Tufo Colonoco», ha riferito la portavoce del M5S alla Camera dei Deputati.
Quindi, «durante l’incontro il Ministero ha acquisito tutte le informazioni e la documentazione da noi consegnata, convenendo sulla necessità di intervenire sull’articolo 35 dello Sblocca Italia riguardante gli inceneritori, alla luce anche della sentenza di ieri della Corte di Giustizia europea che ha certificato le politiche sbagliate del governo precedente in materia ambientale, la necessità di una valutazione sanitaria nei programmi di gestione dei rifiuti e la indispensabile partecipazione dei cittadini negli iter decisionali».
La Testamento ha pure reso noto che con la senatrice Barbara Floridia, «con la quale sto da tempo collaborando su queste tematiche, abbiamo visitato l’area interessata e incontrato l’associazione Mamme per la salute e l’ambiente, con la quale abbiamo individuato degli interventi prioritari e delle proposte concrete che sono state consegnate alla segreteria tecnica del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ricevendo garanzia del loro esame».
All’esame del Ministero sono state poi portate pure la questione della viabilità alternativa (leggasi “bretella”) nonché un sollecito in merito all’invio sul territorio degli specialista dell’Ispra per un monitoraggio straordinario. L’Istituto superiore per la ricerca ambientale era stato invocato dal precedente ministro dell’Ambiente Galletti che in una occasione incontrò l’amministrazione comunale venafrana con a capo l’allora sindaco Antonio Sorbo garantendo l’impegno dell’interessamento dell’Istituto in supporto all’Arpa. Da allora, però, non se n’è saputo più nulla. E ieri Ricci ha rinfrescato la memoria al Ministero chiedendo anche interventi forti, magari anche prima dello studio epidemiologico di tipo eziologico.
«Il peggioramento della qualità dell’aria, così come l’aumento di patologie polmonari, cardiocircolatorie e tumorali sono evidenti – ha sottolineato inoltre Rosa Alba Testamento al capo della segreteria tecnica del Ministero -. Ben vengano pure tutti gli studi epidemiologici possibili, ma occorre mettere in atto subito degli interventi che i cittadini aspettano da tempo e per i quali, attraverso le associazioni, stanno lottando da almeno 10 anni».

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