Forse ci siamo davvero. La giunta comunale di Venafro ha approvato lo schema di intesa da sottoscrivere adesso dagli altri Comuni aderenti per dare il via allo studio epidemiologico di tipo eziologico che, senza girarci troppo intorno, servirà a capire cosa e chi inquina la Piana di Venafro.
Per realizzare il dossier, affidato alla Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, occorreranno 60.000 euro, ma lo stesso Centro nazionale di ricerche ha dato disponibilità a cofinanziare con 10.000 euro. Pertanto, restano da coprire 50.000 euro in totale. Di questa somma, Palazzo Cimorelli si è già impegnato a versarne 5mila. Molto si conta sulla Regione Molise che ha dato l’ok a partecipare alla spesa. Così come diversi privati e associazioni nonché il gruppo regionale dei 5 Stelle. Stando così le cose, il costo dello studio non dovrebbe essere un problema. Adesso però occorre dare un’accelerata affinché tutti gli altri enti che hanno aderito e che vogliono sottoporre le rispettive popolazioni allo studio deliberino la partecipazione formale e cioè: Conca Casale, Filignano, Montaquila, Monteroduni, Macchia d’Isernia, Pozzilli e Sesto Campano.
L’oggetto – ricordiamo – è lo studio di coorte residenziale basato sulla ricostruzione del profilo di mortalità e morbosità in associazione con rischi ambientali, allo scopo di individuare le possibili soluzioni alle problematiche di salute che interessano la cittadinanza e proporre possibili soluzioni alle autorità competenti.
L’impulso è stato dato dalle Mamme per la salute e l’ambiente, che più volte hanno poi sollecitato provvedimenti in tal senso e che si sono impegnate a cofinanziare il progetto.
Dal canto suo il sindaco Alfredo Ricci che sta portando avanti le pratiche dall’inizio, ha fatto sapere che «confermiamo la scelta di portare avanti lo studio epidemiologico ambientale. Un grande progetto che ha come scopo quello di individuare su base scientifica il rapporto causa-effetto esistente tra questioni ambientali e patologie che colpiscono i nostri cittadini. Le prossime tappe per far partire effettivamente lo studio prevedono la condivisione formale del progetto, con i relativi impegni di spesa, da parte dei Comuni del circondario che già hanno manifestato per le vie brevi l’adesione, e, contestualmente, eventuali contribuzioni private».
Nel contempo, Ricci trasmetterà «definitivamente il progetto anche alla Regione, avendo il presidente Toma già più volte manifestato l’intenzione di sostenere l’iniziativa. In questo modo, appena raggiunta la disponibilità dell’intero importo necessario per svolgere lo studio, potremo finalmente partire. È un dovere morale verso tutti quei nostri concittadini che hanno combattuto o stanno combattendo con la malattia».
L’esecutivo cittadino ha deliberato di prevedere che «lo studio sarà realizzato con finanziamento pubblico da parte degli enti interessati, con possibilità anche di finanziamento privato sulla base di risorse che dovessero affluire sul conto di tesoreria del Comune con tale finalità».
Raggiunta la cifra necessaria, Palazzo Cimorelli firmerà la convenzione con il Cnr e si potrà così dare avvio allo studio che dovrebbe poi concludersi nel giro di un paio di anni.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.