Non si placa l’eco delle polemiche sul mancato finanziamento del progetto “Dal centro storico alla città estesa” di cui, in verità, Primo Piano Molise ha preso visione. Ieri il sindaco ha inteso rispondere per le rime al Pd di Giuseppe Notte e Stefano Buono che hanno messo in dubbio l’esistenza dell’elaborato da quasi 30 milioni di euro, lasciandosi anche scappare un «Ad oggi sappiamo come la vicenda Cis per Venafro sta procedendo».
Sia come sia, Alfredo Ricci è andato giù duro contro il Pd: «Ho letto su Primo Piano Molise strane dichiarazioni sull’intervento candidato dal Comune di Venafro nell’ambito del Cis. Ho sempre rispettato le opinioni diverse, tanto è vero che negli ultimi mesi mi sono astenuto dal replicare alle dichiarazioni rilasciate da qualche personaggio in perenne cerca di autore… Tuttavia, le bugie (ma forse sarebbe più corretto chiamarle fesserie) non possono essere fatte passare sotto traccia, soprattutto quando offendono il lavoro e la passione nell’impegno di tante persone. Ancora oggi mi chiedo chi ci sia dietro fantomatici comunicati stampa targati “Pd Venafro”. Ma questi sono problemi di altri. Io giochetti e tatticismi politici non sono abituato a farli. Mi preme però ribadire, per rispetto del lavoro di tutti e dei cittadini, che il Comune di Venafro, nei tempi fissati, ha candidato al Cis un progetto di valorizzazione e recupero del centro storico fino alle aree a ridosso della palazzina Liberty e agli ingressi cittadini: 30 milioni di euro in totale per investire in maniera strategica sullo sviluppo turistico-ricettivo della nostra città, in piena logica Cis».
Dunque, «chi avesse voluto saperlo avrebbe potuto chiederlo a me, se voleva davvero contribuire e se ne aveva titolo. Invece non si è visto nessuno ma ci si è affrettati a dire cose false. Appunto parole. Voglio anche precisare che altre proposte serie e disinteressate per la nostra città non mi sono pervenute. Ribadisco, però, che ci sono tempi per le analisi, tempi (e ruoli) per le polemiche e gli strali, tempi (e ruoli) per lavorare per il bene comune. Ecco, io, da sindaco, devo pensare prima di tutto alla mia città, lavorando pancia a terra per trovare soluzioni. Come sto facendo. In questi momenti il silenzio è d’oro. E credo che solo gli ingenui, o presunti tali, non lo capiscano. Ma questo è un problema loro. Ad ogni modo, verrà poi anche per me il tempo di parlare. Ma per ora conosco solo questo concetto: lavoro sodo per Venafro. Quello che, purtroppo, non tutti sono abituati a fare. Ma anche per questo ci sarà tempo per fare qualche precisazione».

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