Operazione a tenaglia dei parlamentari molisani e campani 5 Stelle sui Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente: una interrogazione è stata già presentata e un’altra arriverà a breve sulla contestata centrale turbogas in via di realizzazione a Presenzano.
Domani pomeriggio nel comune alto Casertano si terrà l’assemblea pubblica voluta dal sindaco locale e dai comitati ambientalisti e deputati e senatori del Movimento ci arrivano con un quesito in cui chiedono lumi al governo. A firmare il documento, in particolare, sono stati Antonio Federico e Rosa Alba Testamento, a cui si è poi aggiunta la campana Margherita Del Sesto; nei prossimi giorni stesso percorso verrà fatto al Senato con la senatrice grillina Vilma Moronese che, tra l’altro, è presidente della commissione Ambiente.
Insomma, contro il progetto per la realizzazione di una centrale termoelettrica a Presenzano, tra Molise e Campania, in un’area in cui – come sottolineano Federico e Testamento – «sono già attivi due inceneritori e un cementificio», è fuoco di fila dei parlamentari 5 Stelle che interrogano, però, “propri” ministri: sia Luigi Di Maio prima e Stefano Patuanelli poi che Sergio Costa, infatti, sono diretta emanazione del Movimento. Certamente l’autorizzazione originaria non l’hanno concessa loro, tuttavia la proroga sì. Ma il “pasticcio” è bipartisan, se così si può dire, considerato che uno degli atti decisivi porta la firma della giunta campana del presidente Pd Vincenso De Luca.
Al di là di eventuali responsabilità, oggi occorre pensare a come fare per bloccare il progetto inviso a tutto il territorio: ricordiamo che sia dal lato della Campania che dal lato del Molise, eccezion fatta appunto per la giunta De Luca, ogni singolo ente locale (compresa la Regione Molise) in passato ha formalmente espresso parere contrario.
Federico, nell’annunciare l’interrogazione, ha spiegato che «parliamo del progetto presentato da Edison nel 2011 quando fu anche autorizzato dal Mise. Da allora i termini per l’avvio dei lavori sono stati prorogati più volte fino al dicembre 2018 quando c’è stata l’ultima proroga che scadrà a fine 2021. Intanto, però, sono iniziati i lavori di sminamento del terreno dove sorgerà la turbogas. Al Ministero abbiamo chiesto se il progetto è in linea con gli impegni internazionali assunti dall’Italia sul contrasto ai cambiamenti climatici e con il processo di riduzione dell’utilizzo delle fonti fossili per la produzione di energia, anche alla luce delle previsioni inserite nel Piano nazionale energia e clima. Pur riconoscendo che non sarà una battaglia semplice, in quanto la società ha già le autorizzazioni, ci stiamo impegnando a più livelli per dare risposte alla preoccupazione dei cittadini campani, ma anche a quelli molisani della Piana di Venafro».
Pertanto, «oltre all’interrogazione al Mise, insieme ad altri colleghi stiamo avendo un’interlocuzione con il Ministero dell’Ambiente, partendo anche dall’interrogazione che la presidente della commissione Ambiente al Senato, Vilma Moronese, ha presentato sullo stesso tema già sei anni fa. Inoltre siamo in costante contatto con i nostri portavoce nelle Regioni Molise e Campania per capire l’orientamento dei due Consigli regionali».
In merito alla precedente interrogazione, quella del 2013, il Ministero non ha mai risposto. Tra le altre cose, la Moronese (e l’ex ministra del Sud Barbara Lezzi insieme ad altri cofirmatari) chiesero «se risulti che sia stato valutato l’impatto dell’impianto sulla salute dei cittadini residenti nel territorio di Presenzano e nei territori limitrofi, considerando che nel 2007, allorquando è entrata in funzione la vicina centrale termoelettrica di Sparanise, sono stati effettuati numerosi studi scientifici, secondo i quali le centrali a turbogas sarebbero estremamente pericolose in quanto in grado di provocare effetti per un raggio d’azione di circa 25 chilometri». Più nella sostanza, l’interrogazione del 2013 segnalava alcuni “buchi” nell’iter. Staremo a vedere se ripresentando il quesito, insieme a quello di Federico, Testamento e Del Sesto, si riuscirà a stoppare la costruzione della centrale.

 

Il testo dell’interrogazione indirizzata al ministro Stefano Patuanelli

Interrogazione a risposta scritta 4-04064 presentata da Federico Antonio, testo di lunedì 11 novembre 2019, seduta numero 256.
Federico e Testamento – Al ministro dello Sviluppo economico – Per sapere – premesso che:
con decreto del Ministero dello sviluppo economico numero 55/02/2011 del 14 luglio 2011 la Edison spa è stata autorizzata a realizzare una centrale termoelettrica a ciclo combinato alimentata a gas naturale di potenza elettrica pari a circa 810 Megawatt nel territorio del comune di Presenzio (Ce);
i termini per l’avvio dei lavori e, conseguentemente, di validità dell’autorizzazione unica sono stati prorogati più volte, in particolare con l’ultimo provvedimento di proroga numero 55/01/2018 PR del 28 dicembre 2018 la validità del decreto n. 55 febbraio 2011 è stata prorogata al 14 dicembre 2021;
con delibera della giunta della regione Campania numero 103 del 19 marzo 2019 è stata formalizzata l’intesa con il Ministero dello Sviluppo economico in merito alla variante di progetto della centrale in questione;
la realizzazione di tale impianto crea preoccupazione nella popolazione residente nella limitrofa area del venafrano, sulla quale insistono già due inceneritori e un cementificio, che comportano un elevato fattore di pressione ambientale;
vanno considerati gli impegni internazionali assunti dal nostro Paese in merito al contrasto ai cambiamenti climatici e al processo di riduzione dell’utilizzo delle fonti fossili per la produzione di energia, nonché le previsioni inserite nel Piano nazionale energia e clima -:
quali valutazioni siano state effettuate in merito alla opportunità di autorizzare la centrale termoelettrica di Presenzano, considerati gli impegni di riduzione dell’utilizzo di fonti fossili e la preoccupazione della popolazione residente. (4-04064).

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