Il Movimento 5 Stelle scende in campo con ancor più decisione sul tema ambientale. In particolare il consigliere regionale Vittorio Nola ha presentato una mozione sui piani regionali, sul potenziamento dell’Arpa e sul monitoraggio di altre sostanze inquinanti. Insomma, è stato chiesto un focus sulla situazione venafrana. Per l’esponente grillino, «il problema è sottovalutato dalle istituzioni, serve un piano straordinario».
Finora, i consiglieri regionali del M5S «non siamo mai stati ascoltati. La prova è il fatto che, ad oggi, il Molise non possiede un Piano regionale di gestione dei rifiuti aggiornato, non possiede un Piano della qualità dell’aria, non prevede azioni per la bonifica di siti contaminati né azioni utili a ridurre l’inquinamento da traffico nelle zone di flusso veicolare più intenso». E «queste carenze si ripercuotono in tutta la regione ma sembrano trovare nella zona di Venafro il luogo simbolo di un Molise che resta ancora indietro nella difesa del proprio ambiente».
Nella piana di Venafro, infatti, «esistono già un cementificio, due inceneritori di cui uno al confine con il vicino Lazio e una turbogas in fase di realizzazione a pochi chilometri a Presenzano. Inoltre – ha proseguito Nola -, sempre a Venafro ancora una volta nei giorni scorsi sono stati registrati numerosi sforamenti dei livelli di inquinamento da polveri sottili e, nella stessa area, solo qualche giorno fa è stata segnalata la contaminazione del torrente Vandrella che alimenta il bacino idrografico del fiume Volturno. In un quadro simile è comprensibile la preoccupazione dei cittadini ed è raccogliendo la loro apprensione che nei mesi scorsi abbiamo destinato 10.000 euro accantonati con i nostri stipendi per finanziare uno studio epidemiologico a carattere eziologico che il Comune di Venafro ha affidato (in realtà ancora non è stata sottoscritta la convenzione, ndr) al Cnr di Pisa. Tuttavia in attesa dei risultati degli esami, bisogna intervenire subito».
Vittorio Nola si fa quindi portavoce del territorio che «non può attendere e parlo non solo della zona della Piana, ma di tutto il Molise. Per questo abbiamo presentato una mozione a mia prima firma che prevede una serie di proposte che riguardano la tutela dell’ambiente a Venafro e nell’intera regione e che disegnano una sorta di piano straordinario. Chiediamo prima di tutto l’elaborazione o la revisione dei Piani rifiuti e qualità dell’aria, nonché delle bonifiche dei siti contaminati inserendo le relative attività nella programmazione regionale 2020».
Secondo il consigliere regionale, «dobbiamo anche prevedere un fondo congruo destinato al monitoraggio della qualità dell’aria. Allo stesso tempo dobbiamo dotare l’Arpa Molise degli strumenti necessari a controllare soprattutto le aree con maggior presenza di attività industriali. Inoltre bisogna affiancare all’Arpa anche l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale nelle attività di monitoraggio».
Inoltre, Nola ha «chiesto un controllo sul Piano di emergenza ed evacuazione che gestisce i pericoli dovuti agli incidenti connessi con le sostanze pericolose. Ci sembra infatti doveroso monitorare ogni aspetto che riguarda le industrie chimiche molisano che si trovano spesso nel Nucleo industriale di Termoli».
Tornando a Venafro, secondo l’esponente grillino «dobbiamo subito definire con Anas il percorso ottimale per collegare la circonvallazione della cittadina all’autostrada A1 con un duplice scopo: decongestionare l’inquinamento da traffico veicolare e velocizzare l’accesso di tutto il Molise alle principali direttrici.
Per noi, infatti, è fondamentale un salto di qualità nell’approccio alla questione ambientale lavorando su più livelli, perché i provvedimenti tecnici e istituzionali vanno interconnessi con interventi in altri ambiti. Solo così potremo avere un quadro d’insieme e raggiungere obiettivi concreti».

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