Uomini di mezza età, probabilmente italiani, forse arrivati a Campobasso dalla Campania o dalla vicina Puglia.
Queste alcune delle caratteristiche dei due rapinatori che nella tarda mattinata hanno messo a segno la rapina alla banca Unicredit.
La coppia di malviventi è entrata in azione intorno alle 13,30 nella filiale di via XXIV maggio.
Pochi minuti dopo i dipendenti avrebbero chiuso le casse per la pausa pranzo ed è stato allora che i due sono entrati, a volto scoperto, creando scompiglio tra il personale e i clienti che erano all’interno.
Il copione seguito dai malviventi è quello usato anche negli altri numerosi episodi dello stesso genere che si sono registrati in città, sopratututo negli ultimi mesi.
Uno dei due si è diretto verso il bancone e, armato di taglierino, ha minacciato l’operatore allo sportello, mentre l’altro era di guardia sulla porta.
In pochi istanti ha racimolato i contanti disponibili: 5.550 euro, dopodiché entrambi hanno fatto perdere le tracce.
I due sono scappati a piedi e con ogni probabilità hanno raggiunto il terzo componente della banda che li aspettava per caricarli in auto e proseguire la fuga.
Intanto è scattato l’allarme alle forze dell’ordine e sul posto sono giunte le gazzelle dei carabinieri. I militari dell’Arma, coordinati dal capitano Petroli, hanno avviato le ricerche, attivando posti di blocco su tutta l’area di competenza, oltre che lungo le arterie territoriali che conducono Verso Isernia e fuori regione.
Gli investigatori hanno provveduto a raccogliere ulteriori elementi ascoltando il racconto di tutti i testimoni e hanno lavorato a lungo per identificare i rapinatori soprattutto attraverso le registrazioni del sistema di videosorveglianza interno alla banca.
Sul posto hanno operato anche gli esperti della scientifica per rilevare impronte e tracce lasciate dai malviventi.

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