Per conoscere le cause che hanno stroncato a soli 26 anni la vita della ragazza di nazionalità romena Lavinia Iacomi occorrerà attendere l’esito dell’autopsia fissata per domani a mezzogiorno.

L’incarico alla dottoressa Margherita Neri dell’istituto di Medicina legale di Foggia è stato conferito dal Pm Carrai solo nel tardo pomeriggio di ieri. Lavinia è stata trovata morta nella vasca da bagno, nuda, immersa nell’acqua che non la copriva interamente, della sua abitazione di via Fabio Filzi a San Giacomo degli Schiavoni dal suo convivente Francesco Gesuela, con cui gestiva una pizzeria di successo in via Madonna delle Grazie a Termoli.

 

La tragedia si è consumata all’interno della loro villetta bifamiliare, in cui da poco si erano trasferiti. L’allarme è stato dato poco dopo le 18, quando il convivente era rientrato a casa dopo aver pranzato a casa della madre, mentre Lavinia aveva preferito rimanere nella villetta, dove si era preparata un brodo romeno. L’immobile è stato sequestrato dalla Procura.

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