Si allarga l’inchiesta della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Isernia su un presunto giro di appalti pubblici pilotati per agevolare alcune imprese. Nelle ultime ore le Fiamme Gialle hanno visitato altri cinque comuni, tre della Provincia di Isernia, due della Provincia di Campobasso, per visionare documenti relativi a recenti gare d’appalto. La Finanza avrebbe fatto irruzione negli uffici di Salcito, Limosano, Belmonte del Sannio, Castel San Vincenzo e Sesto Campano provvedendo ad iscrivere sul registro degli indagati oltre trenta persona tra tecnici, amministratori ed imprenditori. L’origine dell’intera inchiesta, il Comune di Acquaviva d’Isernia dove all’alba dello scorso 2 dicembre la Finanza visitò otto municipi ed alcune abitazioni private passando al setaccio migliaia di documenti. In totale quasi venti perquisizioni che avrebbero riguardato anche un ufficio della Regine Molise. Intanto dopo le recenti perquisizioni sarebbe salito ad oltre 80 il numero degli indagati. Le ipotesi di reato su cui lavorano gli investigatori sono associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, abuso d’ufficio, corruzione e concussione. Nel mirino della Guardia di Finanza lavori pubblici, spesso di piccola entità, aggiudicati da imprese il cui nome è ricorrente nella copiosa documentazione acquisita dagli agenti che hanno agito agli ordini del comandante provinciale Gravina. Lavori da due o trecentomila euro nella stragrande maggioranza dei casi, ma ci sarebbero anche appalti più consistenti.

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