Ha tentato di evadere dal carcere di Larino, dove era appena stato portato dai Carabinieri che lo avevano arrestato, ma i poliziotti penitenziari sono riusciti a fermarlo in tempo.

È accaduto nella notte tra lunedì e martedì e a darne notizie è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, racconta la vicenda: L’uomo era stato portato in carcere dal personale dell’Arma alle 2 di notte. Dopo le operazioni di rito da parte del personale (assai ridotto) della Polizia Penitenziaria, mentre veniva portato in cella, l’uomo ha aggredito repentinamente gli agenti e li ha rinchiusi all’interno del Reparto, sottraendo loro anche le chiavi. I poliziotti, pur feriti, sono riusciti a contattare gli altri agenti di servizio in carcere, che hanno rintracciato l’uomo all’interno della struttura detentiva e lo hanno immobilizzato, conducendolo in cella. Grazie alla professionalità dei baschi azzurri di Larino, dunque, una clamorosa evasione dal carcere è stata sventata in tempo. Questo grave episodio deve però far riflettere sull’opportunità che gli arrestati vengono portati in carcere nelle ore notturne, quando il già esiguo personale di Polizia Penitenziaria è ridotto ai minimi termini e deve svolgere servizio contemporaneamente in più posti. In questi casi, sarebbe opportuno che gli arrestati passassero la notte in caserma, in guardina o comunque nei locali a disposizione delle forze dell’ordine che hanno operato l’arresto e venissero condotti in carcere al mattino successivo”.

Il coordinatore regionale Sappe del Molise Luigi Frangione denuncia come “da tempo il SAPPE ha rappresentato, al direttore del carcere ed ai vertici regionali dell’Amministrazione penitenziaria, la pessima organizzazione del lavoro nel carcere di Larino, dove sono molti – ben 42! – i poliziotti addetti ai servizi d’ufficio e alle cosiddette cariche fisse, con evidenti conseguenze negative per i servizi operativi e la sicurezza stessa dell’Istituto. Nulla è stato fatto! Si pensi che nella notte della tentata evasione un solo Agente di Polizia Penitenziaria era stato assegnato in più posti di servizio del carcere, consuetudine questa oramai consolidata a Larino dove accade spesso anche che, nei vari turni di lavoro, il personale del ruolo Ispettori e Sovrintendenti è assente, nonostante la buona consistenza numerica, e le funzioni di Sorveglianza generale del carcere devono quindi farle gli Assistenti Capo del Corpo”.

Il Sappe, che sollecita le autorità regionali e nazionali dell’Amministrazione Penitenziaria ad assumere urgenti provvedimenti per sanare le troppe criticità del carcere di Larino, evidenzia che “nella struttura larinese si sono verificati, nel corso dell’anno 2014, 18 episodi di autolesionismo e 20 ferimenti”.

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