Si chiama ‘Dirty Money’, l’operazione della Polizia che ha portato ai domiciliari a Isernia Mario Ciampitiello l’imprenditore del settore ortofrutticolo vicino, nel recente passato, al team calcistico cittadino.

Sul conto dell’uomo pende l’accusa di usura aggravata. Ben cinque gli episodi al vaglio dell’autorità giudiziaria. Le indagini nascono dalla denuncia di una delle persone finite nel giro di Ciampittiello.

Dopo una lunga serie di indagini, i poliziotti della narcotici e quelli della Squadra Mobile della Questura di Isernia hanno iniziato a rompere il muro di omertà, acquisendo i primi riscontri.

In due perquisizioni in casa di Ciampittiello, delegate dal procuratore Albano, sono stati rinvenuti 190mila euro in contanti, oltre che un numero elevato di assegni, cambiali, scritture private ed altri documenti contabili che attestavano rapporti di credito-debito con altri imprenditori locali.

Assieme a questa documentazione determinanti anche alcune testimonianze che hanno attestato come Ciampittiello prestasse denaro con interessi che arrivavano in alcuni casi anche al 465%.

A Ciampitiello, peraltro, viene contestato anche il fatto che, benché precedentemente indagato per usura, continuasse nell’attività senza remore.

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