Record di arresti per crimini contro l’ambiente e di inchieste sui traffici illegali di rifiuti nel 2017 in Italia. La Campania è ancora una volta in testa per il numero di reati, che sono concentrati per il 44% nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa (oltre alla Campania, Sicilia, Puglia e Calabria) e nel Lazio. Nel settore dei rifiuti la percentuale più alta di illeciti su scala nazionale. Preoccupa l’abusivismo edilizio: sono 17mila le costruzioni illegali. Questa la fotografia scattata dal nuovo rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, presentato ieri alla Camera.
Dal report – tra le altre cose – emerge che il fatturato del business ‘ecomafia’ aumenta in un anno del 9,4%, a quota 14,1 miliardi.
Nel Molise, si concentra l’1,4% degli illeciti complessivi. È agli ultimi posti ma se i numeri vengono contestualizzati sul territorio, fanno riflettere. Complessivamente – scrive Primonumero – sono 147 le infiltrazioni accertate a cui sono seguite 107 denunce e 20 sequestri. A livello provinciale è Campobasso il territorio più colpito con 25 infiltrazioni accertate, 22 denunce e 4 sequestri. In provincia di Isernia, 9 infiltrazioni, 7 denunce e 3 sequestri. I numeri delle province non contengono le denunce e gli accertamenti del reparto dei Carabinieri a tutela ambientale. Una sola l’infiltrazione accertata dalla Guardia di Finanza nel ciclo del cemento, in provincia di Campobasso, a cui è seguito il sequestro del cantiere.

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