Assolti «perché il fatto non sussiste». Per le motivazioni della sentenza il giudice si è riservato 90 giorni. Poco dopo le 15 di ieri ha letto il dispositivo.

Si chiude così, dopo un anno e mezzo, il processo di primo grado a carico dell’ex sostituto procuratore di Campobasso Fabio Papa – oggi magistrato giudicante al tribunale di Chieti – e della direttrice di Telemolise Manuela Petescia per il presunto ricatto al governatore del Molise Paolo Frattura.

Il verdetto del gup di Bari (sede competente per i procedimenti riguardanti magistrati in servizio in Molise) Antonio Diella è stato emesso al termine di un processo celebrato con rito abbreviato in cui erano costituite parti civili la Regione Molise, la presidenza del Consiglio dei Ministri, Frattura e l’ex questore di Campobasso Giancarlo Pozzo. Agli imputati il procuratore aggiunto Pasquale Drago contestava a vario titolo i reati di tentata estorsione, tentata concussione, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio e falso ideologico (in questo caso l’imputazione era per il solo magistrato).

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Un Commento

  1. Simonetta scrive:

    L’argomento non interessa a nessuno. I molisani hanno ben altri grattacapi. Secondariamente, a questo primo grado di giudizio ne seguono altri due secondo l’ordinamento giudiziario italiano, quindi, se una delle parti deciderà di fare ricorso, ne ha facoltà. Per finire, c’è dello squallore in tutta la vicenda, soprattutto in certe dichiarazioni successive alla sentenza: a maggior ragione e’ opportuno disinteressarsene.

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