L’area di crisi non si può limitare alle risorse finanziarie per le imprese.
Lo ribadisce il presidente di Assindustria Molise Mauro Natale. Ribadisce, più precisamente, che «le infrastrutture materiali e immateriali aumentano la competitività di un territorio». Vale anche per l’area di crisi perché «dotare di infrastrutture adeguate un territorio come il nostro, al quale il governo ha riconosciuto lo stato di ‘area di crisi’, è fondamentale per l’obiettivo che si vuole raggiungere: la ripresa delle attività industriali e, di conseguenza, dell’occupazione».
Migliorare il contesto è un elemento propedeutico e duraturo per il rilancio dell’economia. «La reindustrializzazione del’area del Matese, lo ricordo, è stata oggetto di interventi finanziari pubblici anche nel recente passato: mi riferisco al Patto territoriale del Matese e al Contratto d’area, così come ci sono state iniziative prese da Unioncamere regionale che avevano proprio questa finalità.
Non mi pare coerente – prosegue Natale – che, mentre si ragiona sui bandi per finanziare le attività d’impresa per l’area di crisi, si assista passivamente alla messa in liquidazione del laboratorio di analisi di Unioncamere e della Cittadella dell’Economia. Così come è passata sotto silenzio la necessità di potenziare la piattaforma logistica realizzata nell’ambito del Consorzio Industriale di Bojano. Questa era direttamente collegata al potenziamento della linea ferroviaria tra Bojano e Campobasso, che andava sotto il nome – oggetto di tanta ironia – di “metropolitana leggera”, mentre le altre due iniziative erano volte una a certificare la qualità delle produzioni molisane, l’altra – la Cittadella dell’Economia – aveva come obiettivo quello di trovare un’allocazione alle start up che oggi trovano rilevanti finanziamenti all’interno dei programmi comunitari e regionali. Il recupero e il potenziamento di iniziative già poste in essere con soldi pubblici dovrebbe essere un elemento preliminare per tutti i programmi di sviluppo di un’area».
Natale poi critica l’impostazione che si limita a fare solo il conto dei finanziamenti stanzitati in relazione al numero di domande: «A mio avviso un modo vecchio e miope di analizzare la ripresa di quell’area». Infine, l’appello di Confindustria Molise: «Il governo di questa regione riprenda i temi di cui parlavo prima e li sviluppi, accompagnandone la realizzazione in tempi rapidi e contigui a quelli indicati dalla normativa sull’area di crisi».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.