Una buona notizia, quella che arriva da Palazzo Madama sulla questione ammortizzatori alla Gam, secondo la segretaria regionale della Uil Tecla Boccardo.
Intanto per «la condizione personale e familiare, economica e psicologica di ognuno di questi lavoratori che già vedevano lo spettro della mancanza di reddito». E poi perché «dal governo e dal Parlamento, grazie anche alla tenacia del senatore Ruta, c’è una risposta eccezionale ad una situazione davvero non consueta: prima che la produzione possa riprendere serve ancora molto tempo e tutti gli strumenti, soprattutto quelli determinati dal riconoscimento dell’area di crisi complessa, vanno utilizzati per tamponare la situazione e per riprogettare in modo convincente il futuro attorno ad un’idea forte».
Prima la Zes, ora la cassa integrazione della Gam: fare squadra, evidenzia la sindacalista, premia. Quindi il metodo va replicato e portato a sistema. La proposta di Boccardo è questa. Regione, amministrazioni locali, organizzazioni di categoria e sindacati siglarono tre anni fa il documento ‘Il Molise che non si arrende’. «Rivediamoci, tutti assieme, il prossimo 7 agosto, non per un momento celebrativo ma per ribadire l’impegno comune a far sì che il nostro territorio possa risollevarsi utilizzando tutte le opportunità che oggi ci sono tra aree di crisi e fondi europei, tra Zes e Patto per il Molise, tra decreto per il Sud e specifiche dotazioni finanziarie per la sanità e la viabilità. Le strategie possono essere diverse, ma un raccordo è indispensabile. Per non vanificare – conclude Boccardo – il raggiungimento possibile di obiettivi che di certo sono comuni: il benessere dei molisani, la creazione di opportunità di lavoro, la stessa esistenza autonoma della nostra realtà regionale».

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