Quel profumo di candore e purezza che il Santo Natale ispira

E rifulse la vera Luce…

 

Venne il tempo, da secoli profetizzato, in cui il Verbo aleggiò nel mondo per incarnarsi  in  una semplice e morigerata famiglia di Nazareth.

A quel Santo “Spiro”, scaturito dall’imperscrutabile Mistero della Provvidenza Divina,  seguirono  la nascita del  tenero  Virgulto  in Betlemme,   il comprensibile  stupore,  non  agnostico,  del    buon Giuseppe, l’accorrere dei pastori verso la povera greppia, il mistico arrivo dei Magi dal favoloso Oriente, e, tra altri ancora,  la fuga in Egitto  della   Sacra Famiglia,  quasi  un  simbolico  anticipo  delle interminabili traversie che agitano la Palestina da tanto tempo.

Questo, in sintesi, il contesto di quell’evo, lontano ma attuale, dal quale  giunge  fino  a  noi un   “profumo”   di  candore,  purezza  ed innocenza, che allieta la nascita del “Puer” dal grembo di Maria,” figlia”   del suo “figlio”,  come  ben ricorda  Dante  Alighieri  nella “Preghiera di  San  Bernardo alla  Vergine”    (cfr.   c. XXXIII   del  “Paradiso”).

Accogliamo, dunque, il Fanciullo con quell’ardente amore ch’Egli merita, preparandoGli  nel profondo del nostro cuore una  degna accoglienza con  il  presepe  della  fratellanza e di una rinnovata umanità.

Auguri a tutti per un Santo Natale d’Amore ed un Novello Anno di pace e serenità. E, infine, un piccolo e modesto omaggio poetico per quanti condivideranno queste brevi note.

Filippo Ungaro  (d. XXV m. dec. a.D. MMXVII)

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