I Comuni si coalizzano, per sviluppare strategie comuni, nella provincia di Isernia. La Valle del Volturno mantiene duro. Secondo me, il fatto che non riusciamo a coalizzarci con altri Comuni della Volturno Valley, affonda le radici nel primo Medioevo, quando i monaci Dell Abbazia di S. VINCENZO dovettero importare colonie di braccianti agricoli, per bonificare le terre in loco. Questi coloni arrivarono a gruppi, dal fucino, dal frosinte, dal casertano, dall Abruzzo, e pertanto si dislocarono, nei vari possedimenti Abbaziali della Valle. Questo lo dimostra che abbiamo tante terminologie dialettali differenti nei vari paesi, e località. Per non parlare dei vari modi interpretativi di vita, e non solo. Il campanilismo regna sovrano da illo tempore, nei paesi della Valle. La politica clericale, e civica, ha dato il suo contributo, a far sì che si rimanesse sempre divisi. Le ragioni sono chiare, la supremazia. Ciò lo dimostra la constatazione di fatto, che Cerro ha 13 frazioni, ogni frazione, un luogo di culto. La storia ci insegna che nei primi del 1900 avevamo, 7 amministratori di culto. La politica, a braccetto con loro, e le famiglie benestanti, hanno contribuito ad allungare l Era medioevale, a discapito di onesti lavoratori, che per cultura, non sono mai riusciti a ribellarsi a questo status quo. Ancora oggi questo modo di pensiero è fortemente conservato, nelle menti degli abitanti della Valle. Onde per cui i progetti di sviluppo, sono pensieri aleatori, partoriti dai politici Volturnensi per emergere dalla massa per prestigio personale. Solo una forza pressante dei giovani, potrebbe dare un impulso nuovo alla nostra Valle. Soprattutto facendo un braccio di ferro con quelli che ci amministrano, insistere su progetti futuri, professado nuove idee per, Volturno Valley. La politica di famiglia (club) ha portato un impoverimento mentale sotto ogni forma. Ci hanno fatto diventare tutti Zampognari.

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