È partito con la discussione in commissione alla Camera l’iter parlamentare per il riconoscimento di area di crisi nel distretto produttivo Campochiaro-Isernia-Venafro. Un percorso che trova le sue basi di partenza – dopo la manifestazione di giugno di Cgil, Cisl e Uil – nella redazione dell’intesa per il lavoro del 7 agosto sottoscritta dai Comuni interessati, dalla Regione e dalle associazioni di categoria: un documento inviato al ministero dello Sviluppo economico per sollecitare provvedimenti peculiari e idonei a fronteggiare il grave momento di crisi che stanno attraversando l’agroalimentare, il settore manifatturiero e il metalmeccanico.

“Certo – commenta il responsabile Infrastrutture del Pd Molise Nicola Messere -, mi sarei aspettato che nel documento si fosse evidenziata meglio la crisi del settore edile che ha superato abbondantemente il livello di guardia. La massa salari nel comparto molisano è passata da 55.000.000,00 di euro del 2008  a poco più di 25.000.000,00 del 2013 con una perdita occupazionale del 50%, cioè oltre 4.000 addetti in meno, tanto che in regione molte imprese edili hanno chiuso e molte altre lo stanno per fare”.

“Ora – sostiene Messere – è indispensabile far fronte comune per portare a casa il massimo del risultato possibile poi, indiscutibilmente a mio avviso, ci sarà bisogno di una cabina di regia che definisca le linee per uno sviluppo compatibile in linea con quelle che sono le prospettive e le potenzialità della nostra regione. Personalmente ribadisco il mio impegno in segreteria regionale del Pd Molise per dare il massimo del sostegno alla deputazione parlamentare e al nostro governo regionale su questa iniziativa specifica e su altre che il presidente Frattura e la sua giunta stanno portando avanti e che stiamo condividendo in segreteria. Sono sicuro che, se saremo capaci di analizzare i problemi e le relative ipotesi di soluzione e la smetteremo di lamentarci utilizzando il chiacchiericcio a ogni piè sospinto non per il bene collettivo ma per piccoli interessi di bottega, usciremo presto da questa situazione terribile di crisi economica e, consentitemi di aggiungere, sociale che a mio avviso è ancora più pericolosa e in cui versa il nostro territorio”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.