Per la prima volta l’area strategica dell’Abruzzo e del Molise ha la possibilità di entrare nell’area infrastrutturale delle grandi reti transeuropee. È il risultato  – dice l’Ansa – del colloquio del presidente della giunta regionale dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso con il commissario Ue ai Trasporti, Violeta Bulk a Bruxelles.

“Finalmente – commenta D’Alfonso – si riapre il dossier Reti Ten-T. Ora abbiamo la possibilità di verificare i numeri per il nostro ingresso nell’armatura infrastrutturale delle grandi reti Ue”. Un risultato che, osserva il presidente, era possibile ottenere già nel dicembre 2013 “se solo lo Stato membro e le Regioni competenti si fossero mosse per tempo con giusti argomenti”. “Tutto ciò sinora non è stato fatto – aggiunge – e questo ci induce a una dedizione speciale per la quale ringraziamo il presidente degli eurodeputati S&D Gianni Pittella e il commissario europeo che ci ha assicurato una verifica in loco dei numeri e della consistenza reale dei fattori di contesto, dai passaggi, ai movimenti di merci. Per settembre è prevista una sua visita”. “A norma di regolamento – conclude D’Alfonso – abbiamo la possibilità di fornire documenti per una rilettura dell’impianto dell’infrastruttura: faremo finalmente parlare i numeri”.

Abruzzo e Molise ‘area strategica’ unica, su cui il governatore D’Alfonso tratta a Bruxelles. Nega intenti di annessione – e l’amico Frattura nega di volersi far annettere – ma invece spinge sull’acceleratore della macroregione. Il colloquio con il commissario ai Trasporti, il risultato che D’Alfonso rivendica nel lancio dell’Ansa danno proprio l’impressione di essere ‘prove tecniche’ di macroregione.

Un Commento

  1. e.aufiero scrive:

    alle macroregioni dovremo abituarci….non dormiamo piuttosto sulle recenti proposte di certi geografi da strapazzo che hanno già delineato la separazione del Molise, annettendo la provincia di Isernia all’Abruzzo e quella di Campobasso alla Puglia ….Certamente essi qui non ci sono mai stati questi grandi programmatori. Onde non dover fare proteste dopo, stiamo bene con gli occhi aperti…….mi hanno riferito che qualcosa già facendo la Puglia… le poste italiane non dipendono più da Pescara ma da Bari, stesso discorso, mi pare, anche in fatto di uffici del lavoro A questi signori non è che fa gola l’acqua molisana ….fra le altre cose

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