“Politiche attive del lavoro e disoccupazione giovanile: la sfida Garanzia giovani“, è il tema dell’iniziativa organizzata questa mattina dall’Università degli Studi del Molise in collaborazione con la rivista Res, il trimestrale dell’associazione AReS.

All’evento ha partecipato anche sottosegretario all’Economia e presidente di AReS, Pier Paolo Baretta

che ha avuto parole di ottimismo per il futuro dell’economia italiana in virtù dei “tangibili segnali di ripresa che stiamo registrando “ ha detto. Quindi la sfida di “garanzia giovani” che il sottosegretario considera molto importante.

“Questa garanzia giovani di cui si parla oggi  in Molise è molto importante realizzarla e far si che ci sia interazione tra le istituzioni e l’università. Trovo sia molto utile che l’università diventi punto di raccordo, dopodichè c’è il  Jobs act che  sta diventando man mano realtà e quindi siamo fiducisiosi”.

Gli addetti ai lavori sono ottimisti. Ma l’Italia non lo è. Soprattutto nei confronti del Jobs act.

“I primi dati che stiamo riscontrando sono dati di intervento positivo da parte delle imprese. Certo,  il problema vero è che i posti di lavoro non crescono a prescindere da una ripresa dell’economia quindi i veri interventi devono essere indirizzati a sostegno di una ripresa economica generale.  Però, tenendo conto che negli ultimi mesi abbiamo sostanzialmente tolto l’Irap sulle assunzioni e si è aggiunto poi il Jobs act, francamente devo dire che è sbagliato avere sfiducia. Bisogna, invece, chiedere alle imprese di investire”.baretta

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