Frattura è peggio di Iorio e Vitagliano. E a chi gli ricorda che l’ha appoggiato alle ultime regionali, Giovanni Muccio afferma che “sbagliare è umano, perseverare sarebbe diabolico”.

Nel corso della conferenza stampa di questa mattina a Campobasso, il Guerriero Sannita prende le distanze dal governatore e dal consiglio regionale in merito ai vitalizi, “aboliti da Iorio – spiega – e raddoppiati da Frattura”.

Poi entra nel merito del nuovo sistema contributivo e pensionistico degli inquilini di Palazzo Moffa che verrà discusso lunedì in Consiglio regionale.

“Ogni consigliere – dice – con soli 5 anni di mandato amministrativo riceverà la sua pensione al compimento del 65esimo anno di età e, per ogni anno di mandato consiliare oltre il quinto, l’età pensionabile sarà diminuita di un anno, con il limite dei 60 anni, a fronte dei 66 e tre mesi per tutti gli altri lavoratori”.

Muccio denuncia altresì l’inserimento della quota contributiva spettante alla Regione, non prevista dalla legge del 2012 targata Iorio.

“Ogni consigliere – afferma nel corso dell’incontro con la stampa che si è svolto, non a caso, davanti alla mensa della Caritas – contribuisce per la sua pensione con una quota del 20% dell’indennità lorda di carica che ammonta a circa 6mila euro per un totale di 1.200 euro. Quella a carico del consiglio regionale è del 40%, quindi pari a 2.400 euro per consigliere, 50.400 euro al mese, 604.800 euro all’anno, soldi del cittadino contribuente”.

Muccio aggiunge che “lunedì si sarebbe aspettato che l’aula discutesse della proposta di legge di iniziativa popolare sottoscritta da 6mila molisani che prevede il dimezzamento delle indennità”.

E per non scontentare nessuno, alla vigilia della presentazione del nuovo soggetto politico di Antonio Di Pietro, boccia ‘Il Molise di tutti’ affermando che “il piccolo Molise dovrebbe liberarsi di tutte queste persone che tanto dicono e poco fanno”.

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