“Basta con l’immobilismo della Regione Molise, un intero settore è a rischio distruzione”. L’allarme arriva dalla Fenailp Molise, sezione locale della ‘Federazione nazionale autonoma imprenditori liberi professionisti’. Alla Fenailp hanno aderito 15 enti di formazione molisani, un terzo di quelli accreditati, con 77 addetti e un fatturato di 1,6 milioni all’anno.

Alla Regione la Fenailp imputa “ingiustificabili ritardi e inadempienze”, la prospettiva, aggiunge, di questo passo “è la cancellazione di posti di lavoro, la nascita di nuovi disoccupati e la fine di un indotto che autonomamente, e senza alcun sostegno pubblico, porta in Molise risorse economiche, crescita, professionalità. Un sistema che assicura a una rete di operatori e professionisti quella dignità che solo il lavoro conferisce, come il Santo Padre ha ricordato durante la visita in Molise ad una platea di politici tutti annuenti e consenzienti. Parole che oggi nel nostro settore, come in altri, sembrano essere state già dimenticate”, afferma il sodalizio presieduto in Molise da Gianfranco Di Bello.

Un esempio del “paradosso” è quello dei corsi di formazione ‘liberi’, “ovvero quelli strutturati e organizzati dagli enti senza alcuna contribuzione o sostegno pubblico. Corsi, sia detto per inciso, che portano risorse nelle casse della Regione senza sottrarre un solo centesimo. Da oltre un anno (l’ultima delibera è la n. 141 dell’8 aprile 2014) – denuncia la Fenailp – il settore è completamente paralizzato da inspiegabili lungaggini burocratiche, da un immobilismo organizzativo e da un rimpallo di responsabilità che stanno strangolando e distruggendo ricchezza e posti di lavoro. Grazie alla sola capacità degli enti giungono in Molise, provenienti da tutta Italia, corsisti che muovono e portano ricchezza per i settori della ricezione alberghiera, della ristorazione, dei trasporti. Anche a questi comparti, il perdurante immobilismo della Regione sta sottraendo lavoro e ricchezza, sottraendolo così all’intero Molise”. Per questo alla Regione gli enti di formazione chiedono un confronto immediato per arrivare “ad una rapida soluzione delle questioni in campo e alla individuazione di responsabilità divenute ormai enormi e omissioni che non possono essere più tollerate e giustificate”.

 

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