Gentile direttore,
ospitando questa lettera sul suo giornale mi permette di rappresentare il pensiero di tanti cittadini del Molise che vorrebbero mandare a casa l’attuale giunta regionale Pd. Ascoltando le persone nelle piazze, nei bar, per strada, nelle poche biblioteche rimaste, il MoVimento 5 Stelle ha deciso di chiedere le dimissioni immediate del governatore Paolo Frattura, a seguito dell’arresto dell’assessore alle Attività produttive Massimiliano Scarabeo.
Secondo gli inquirenti Scarabeo presentava fatture false per farsi finanziare l’azienda di famiglia con fondi europei ed è stato arrestato per truffa aggravata e frode fiscale. La vicenda è incredibile perché sembra abbia organizzato la truffa da consigliere e l’abbia continuata da assessore.
Tutti si domandano dove fosse il governatore Paolo Frattura in tutto questo. Non sto dicendo che dovesse riconoscere le fatture false, ma non doveva permettere ad un assessore della sua giunta di finanziare la propria azienda di famiglia. Si chiama conflitto d’interesse ed è uno di quei problemi che in Italia sta ammazzando le piccole e medie imprese. Quelle che non hanno amici politici o fratelli assessori. Quelle che vorrebbero partecipare alle gare pubbliche in maniera onesta e meritocratica.
Gentile direttore, i soldi delle tasse che ogni giorno pagano i cittadini molisani non sono al sicuro nelle mani di questi signori. Al di là della vicenda giudiziaria, Paolo Frattura rappresenta pessimi modelli di gestione della cosa pubblica, accogliendo tra le proprie fila personaggi come Scarabeo. Non preoccupandosi di come vengano spesi i soldi delle nostre tasse, pensando che le istituzioni siano i bancomat dei politici.
Non utilizzerò questo spazio prezioso per indignarmi sulla questione morale che coinvolge il Pd a livello regionale e nazionale. Ormai ho perso il conto degli arresti tra le loro fila. Pensi che mentre Le scrivo sugli arresti del Molise, hanno arrestato l’assessore ai Lavori Pubblici della giunta regionale della Calabria per peculato e rimborsi truffa. L’ennesimo arresto di un esponente del partito di Matteo Renzi a distanza di pochi giorni da quello che ha già coinvolto la vostra Regione, per non parlare di quelli finiti alla ribalta nazionale di Mafia Capitale.
Sono sempre stato il primo a sostenere che nei partiti ci siano ancora persone oneste, prima di tutto tra quei militanti che ci credono davvero. Ma la logica degli affari, che non mette più al centro la persona, bensì i soldi, ha fatto deragliare quel partito che ormai non ha più il controllo delle istituzioni che governa. A mio parere non riesce più neanche a dividere i buoni dai cattivi per allontanarli. È il partito che in Campania sostiene un condannato per abuso d’ufficio e a Venezia azzoppa un magistrato, facendogli perdere le elezioni.
L’arresto dell’assessore Scarabeo ci ha rivelato una questione ben più inquietante dell’incapacità del Pd di valutare quando sia il momento di andare a casa. Ciò che ci inquieta veramente è che anche in Molise i fondi europei che i cittadini pagano con le proprie tasse finiscono nelle mani di aziende amiche di politici, svantaggiando le tante aziende che vorrebbero lavorare onestamente.
Molte persone in Italia si chiedono a cosa serva l’Unione Europea, perché nessuno riesce più a percepirne la funzione, che in origine doveva essere aiutare le aree più svantaggiate del nostro Paese.
Io provengo dalla Campania, una terra che, come la vostra, sarebbe potuta rinascere grazie al contributo dei fondi europei. Sappiamo che ciò non è accaduto, proprio perché abbiamo avuto nelle Regioni – che veicolano gran parte di questi soldi – una classe politica che divorava le opportunità di sviluppo preferendo stanziare soldi per iniziative inutili o poco meritevoli di attenzione. Dopotutto quali ‘amici’ avrebbe potuto favorire un politico accattone, se non gente con pessime idee imprenditoriali o dubbie iniziative culturali?
Non crediamo che i cittadini del Molise possano avere un futuro con questi amministratori.
Vogliamo andare a votare il prima possibile e portare la nostra visione di governo in Regione: impediamo a indagati o condannati di accedere alle nostre liste, eliminiamo i conflitti d’interesse e impegniamo i nostri futuri assessori e presidente a devolvere oltre metà del proprio stipendio ad un fondo per la nascita di nuove imprese. Così come già fanno i nostri consiglieri regionali Patrizia Manzo e Antonio Federico.
Nelle nostre liste non può candidarsi chi si è già candidato nei partiti. Se governassimo noi, le persone come Scarabeo si estinguerebbero dalla politica. Il Molise non può restare nelle mani di questi signori. Il governatore Paolo Frattura faccia subito una scelta di buon senso e si dimetta.
Luigi Di Maio
Vicepresidente della Camera
dei Deputati

Un Commento

  1. generoso scrive:

    Sono d’accordissimo, è ora di porre fine a questi problemi, non possiamo più aspettare che le cose si aggravino per ricordarci di trovare una soluzione, è ora di agire, gradirei anche altri pareri , ad ogni modo mi rendo disponile per eventuali appuntamenti in strada o in sede regionale per far valere quello che è il nostro diritto da cittadini, noi decidiamo chi deve rappresentarci,

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