Ne ha per molti: avversari politici, parlamentari, magistrati, giornalisti. In un intervento di 23 minuti, nell’aula del Consiglio regionale, il presidente della giunta, Paolo Frattura – si legge in una nota dell’agenzia Ansa – ha ripercorso alcune vicende, riconducibili anche a questioni giudiziarie, che hanno segnato il Molise in questi mesi “per fare chiarezza”.

Dito puntato sull’ex governatore Michele Iorio, ma anche nei confronti del senatore Ulisse Di Giacomo (mai citato nell’intervento), dell’ex consigliere regionale Massimo Romano (definito “sapientino”), e del direttore di Telemolise, Manuela Petescia. Alcuni, secondo Frattura, responsabili, o presunti tali, di comportamenti e atteggiamenti non corretti o conformi all’etica e alla deontologia.

Frattura ha posto l’accento su alcune questioni. Ha parlato della vicenda relativa all’arresto dell’ex assessore Massimiliano Scarabeo, sottolineando che lo scorso mese di marzo la Regione ha avviato un procedimento di revoca del finanziamento concesso ad una azienda riconducibile al politico venafrano per il quale la Procura di Isernia sta indagando e che – ha spiegato Frattura – stando a quanto riferito dal procuratore capo in un dispaccio di un’agenzia di stampa, la giunta regionale risulta estranea ad ogni commistione. Il governatore ha poi parlato della vicenda “Biocom”, ribadendo l’estraneità ai fatti contestati e la fiducia nell’operato della magistratura.

Frattura, dunque – continua l’Ansa -, si ritiene vittima, insieme alla sua maggioranza e all’esecutivo, di un “massacro mediatico quotidiano” da parte di avversari politici e operatori dell’informazione finalizzato a delegittimare l’azione del governo regionale.

Al termine dell’intervento si è rivolto alla maggioranza per “chiedere sostegno” e non la fiducia, tra l’altro non prevista in questa circostanza.

“Un dibattito scadente con affermazioni fuori luogo, nate probabilmente da un’isteria personale”. Così l’ex governatore del Molise, Michele Iorio, ha replicato al j’accuse del presidente della Regione, Paolo Frattura, che in Aula lo ha più volte chiamato in causa per questioni legate a vicende giudiziarie e politiche. Per Iorio, dunque, si è trattato di un intervento “violento, cattivo e rancoroso” che comunque non ha chiarito alcuni aspetti relativi all’arresto dell’ex assessore Massimiliano Scarabeo e alla vicenda “Biocom”. Poi, un’analisi politica nella quale Iorio ha criticato l’azione di governo che, a suo dire, ha determinato lo stallo dell’intero Molise.

“Credo – ha concluso – che ci siano tutte le condizioni perché lei si dimetta e ridia al Molise la possibilità di una nuova scelta”.

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