Si è riunita, in data 30 marzo, l’assemblea dell’Associazione molisana Salviamo la Costituzione, da tempo impegnata sui temi della salute “che la nostra Carta tutela, come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. L’Associazione giudica il diritto alla salute già compromesso nella nostra regione e messo ulteriormente a rischio dalle scelte più recenti. “La Regione è soffocata dai debiti prodotti dalle insensate spese dell’ultimo decennio ed è soggetta già dal 2007 a Piano di rientro – si legge in una nota – ma ha continuato negli sperperi e si è rivelata incapace anche solo di avviare un risanamento credibile, per cui ha oppresso e opprime i cittadini con pesi fiscali inauditi, mentre continua a devastare la sanità e a non assicurare i livelli essenziali di assistenza. Nel Piano Sanitario Regionale attualmente in discussione, sceglie la strada di sopprimere ospedali pubblici, come ha già fatto e sta facendo per alcuni presidi periferici, o frantumarli e smantellarli, come si accinge a fare con l’Ospedale regionale, il Cardarelli, che vorrebbe far confluire in un soggetto privato. Di fronte a questo progetto esiziale e intollerabile, destinato a far lievitare le spese all’infinito, i cittadini gridano: Basta!”.

“Noi, pur non avendo pregiudiziali nei confronti degli istituti privati, esprimiamo una decisa e netta opposizione a tali sciagurate scelte politiche, che di fatto hanno tolto e tolgono ai cittadini servizi essenziali. Nutriamo la ferma convinzione che il denaro pubblico debba servire prioritariamente per il servizio pubblico e per garantire a tutti i cittadini i livelli di assistenza previsti dal Piano Sanitario Nazionale nell’ambito della prevenzione, dell’assistenza distrettuale, dell’assistenza ospedaliera”.

“Ci auguriamo che nell’imminente riunione di verifica tecnica interministeriale sul Piano di Rientro dal disavanzo sanitario, prevista il 3 aprile presso il Ministero dell’Economia, dopo l’ennesima verifica della mancata realizzazione degli obiettivi fissati dal Piano, si provveda finalmente alla sostituzione del Commissario ad acta, e che, valutato l’incremento delle aliquote fiscali e dell’addizionale regionale all’Irpef, si proceda alla definizione della responsabilità politica del presidente della Giunta Regionale e all’avvio delle conseguenti procedure. Quanto alla nostra azione di cittadini fedeli alla Costituzione, ci apprestiamo a partecipare tra pochi giorni ad una assemblea delle associazioni molisane per concordare i tempi e le forme di una manifestazione pubblica”.

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