Le primarie per il segretario nazionale del Pd occasione di confronto – e scontro – anche in Molise.
Sono gli esponenti della mozione Orlando – Scarabeo, Libertucci e Di Giglio – ad attaccare il Pd Molise: «È stato ed è troppo assente perché il dibattito interno possa sfociare in un confronto democratico e partecipato». Ecco perché l’occasione della consultazione del 30 aprile «è sufficientemente ghiotta per porre all’attenzione oltre ai grandi temi proposti nelle mozioni stesse, anche quelli di carattere locale che interessano sempre e comunque i cittadini e gli elettori».
Se i vertici regionali, Fanelli in testa, tengono distinte le questioni – ora si vota per il segretario nazionale, da maggio si discuterà se fare o meno le primarie per il presidente della Regione – il capogruppo a Palazzo D’Aimmo, il consigliere comunale di Campobasso e l’ex vice segretario invece affrontano i temi locali. Anche su quelli, in pratica, chiedono il voto per il Guardasigilli.
Criticano il Pd di Fanelli sulla gestione dell’acqua, «che dovrebbe essere pubblica ma potrebbe essere anche privatizzata», ma è solo l’ultimo tema in ordine di tempo. Anche su altri argomenti, incalzano i tre esponenti della mozione Orlando, il Pd locale avrebbe dovuto avviare «una seria riflessione e una giusta analisi per cercare di aiutare la politica regionale a trovare le opportune soluzioni».
Per esempio: la sanità, l’occupazione, i problemi ambientali, i trasporti, i consorzi industriali, la legge elettorale regionale, sulla quale ribadiscono la proposta di tre collegi. Bene, dicono, il Pd su questi argomenti «pur rappresentando la maggioranza in Consiglio regionale, non si è affatto speso come avrebbe dovuto e potuto fare». Un partito, insistono, non deve solo «essere ratificatore di scelte fatte senza la necessaria condivisione», ma deve «avere la capacità di avere la schiena dritta e la necessaria autonomia». Finora, accusano, il «confronto non c’è mai stato, soprattutto all’interno del Pd Molise. Chiudere ospedali pubblici, facendo arrivare al 40% l’incidenza della sanità privata in regione non può essere una scelta sulla quale si può tacere, eppure il Pd locale non ha detto mezza parola in merito. Così come non ha affrontato, fornendo proposte serie, la dilagante crisi economica e quella del lavoro che stiamo vivendo in maniera dirompente da Termoli a Venafro. Sull’Egam, invece, è intervenuto, peccato che lo abbia fatto dopo che la legge è stata approvata in Consiglio regionale». Per questi motivi, concludono, le primarie sono utili: «La mozione Orlando, per chi scrive, non è una scelta casuale, bensì dettata da tutte quelle ragioni che vogliono eliminare le disuguaglianze e i divari economici, sociali e territoriali che anche in Molise sono molto accentuati e per difendere la democrazia e aprire una nuova stagione dei diritti».

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