Un giallo. O l’avvio di una nuova stagione di veleni in vista delle regionali del 2018. Il movimento giovanile di Forza Italia si dichiara vittima di un attacco hacker, «spregevole quanto vile». Qualcuno avrebbe fatto partire dall’indirizzo di posta elettronica di Forza Italia Giovani una mail pesantissima sull’operato dei big della maggioranza Frattura. Mail poi sconfessata dal coordinatore con una nota successiva. La polemica impazza, le voci si rincorrono: attacco informatico o divisioni interne agli ‘azzurrini’?
La prima mail arriva alle 9.58. Carta non intestata, un comune foglio di Word. Un comunicato che reca perfino il titolo: «Frattura e Cotugno hanno fallito, ora il Molise riparta dai giovani». I ‘giovani’ che scrivono sono quelli di Forza Italia Molise. Almeno così c’è scritto in calce alla nota.
Seguono critiche al governo regionale in carica: «Protezione civile, Gam, Zuccherificio, Giovani a lavoro, Garanzia Giovani, Vado e torno. La lista dei fallimenti del Governo Frattura è sin troppo lunga, quattro anni che non sono serviti a risolvere la più grande emergenza dei nostri tempi: la disoccupazione giovanile». Al presidente Cotugno, poi, sono contestate scelte, o non scelte, molto localistiche (il museo Winterline e il Verlasce di Venafro).
Di fatto anonimo, ‘Forza Italia Giovani Molise’ è una sigla molto generica, lo scritto fa il botto. Il coordinatore regionale è Alessandro Patriciello, nipote dell’eurodeputato azzurro Aldo e del capo di Palazzo D’Aimmo Cotugno. Patriciello jr attacca lo zio? In politica non si guarda in faccia a nessuno, ma in Molise una cosa del genere non si era mai vista. La questione scotta perché l’alleanza locale con Frattura è una colpa che in tanti rimproverano all’onorevole venafrano, ancora di più ora che si va verso la formazione di liste e alleanze.
Alle 14.28, dopo che il comunicato bomba è comparso sui giornali online, la smentita. Stavolta su carta intestata, come di norma accade coi comunicati di Forza Italia Giovani, e con la firma del coordinatore. Che denuncia: il coordinamento è stato «vittima di uno spregevole quanto vile attacco hacker ai danni del proprio sistema informatico. Il pensiero, il linguaggio e i concetti riportati nella mail inoltrata all’attenzione della stampa molisana non sono in nessun modo riconducibili al nostro gruppo politico. Il furto di identità informatica e la violazione di un account di posta elettronica sono atti di una gravità estrema: il becero tentativo di chi tenta di avvelenare i pozzi per poter destabilizzare l’unità e la compattezza di un gruppo che ha sempre lavorato in maniera corretta, dando prova di alto senso di responsabilità ed attivismo politico. Come coordinatore regionale – sottolinea Patriciello jr – sono orgoglioso e fiero di poter lavorare fianco a fianco con ragazzi che mettono quotidianamente la loro esperienza, la loro grinta ed il loro entusiasmo al servizio della comunità e del territorio. Siamo fermamente convinti che la dialettica e la competizione politica non debbano mai lasciare il passo ad azioni ignobili di tal genere. Nelle prossime ore segnaleremo quanto accaduto alle autorità competenti affinché simili episodi non abbiano più a ripetersi e, soprattutto, affinché il dibattito politico regionale possa tornare al più presto ad una sana e corretta competizione politica».
La smentita, sussurra qualcuno, farà forse più male – in termini di polemica – del duro j’accuse.

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