Il Pd respinge la mozione di Roberto Ruta che proponeva le primarie subito (candidature entro la fine di settembre e il voto entro novembre). Il documento raccoglie solo 12 voti a favore, 33 i contrari e due astenuti. Passa invece l’odg che dà mandato alla segretaria regionale «di avviare una fase di ascolto e proposta politica» con la base del partito, con i circoli, gli alleati della coalizione di centrosinistra e gli amministratori del territorio. Subito dopo sarà convocata un’assemblea programmatica in cui saranno valutati i risultati del governo Frattura a partire dal programma di mandato ricevuto, «tutto ciò – si legge nell’odg che ieri pomeriggio ha ricevuto l’ok dell’assemblea – per rafforzare il perimetro delle elezioni regionali del 2018 e per promuovere ogni utile iniziativa in tale direzione ivi incluse le procedure di cui all’articolo 18 dello statuto nazionale del Partito democratico».
Insomma per il momento le primarie vengono accantonate. Ma la partita per la scelta del candidato presidente alle regionali del 2018 è ancora tutta aperta anche se ieri, in riva all’Adriatico, il gruppo dirigente del Pd ha cercato di blindare Frattura e rinviato la decisione. Saranno dunque i circoli a scegliere il leader.
Sulla legge elettorale il gruppo dirigente ha fatto quadrato e dettato la linea: via disgiunto e listino, tre i collegi elettorali e sì alla rappresentanza di genere. Sulla proposta di Micaela Fanelli, condivisa dal governatore Frattura, il senatore Ruta ha marcato la distanza. Il testo ora dovrà trovare il consenso in Consiglio regionale dove però la maggioranza che appoggia il governatore si è parecchio ristretta.
E sulla proposta di legge elettorale si registra il dissenso del deputato Danilo Leva che su Facebook commenta: «Il Pd Molise propone di eliminare il voto disgiunto. Frattura dice che serve a garantire la governabilità. È diventato più bugiardo di Pinocchio. Prova semplicemente a coartare la libertà di voto degli elettori pensando che ricandidando tutti gli uscenti sarà forte la spinta clientelare. Ah dimenticavo propongono pure tre collegi. Oramai avremo consiglieri regionali che saranno dei consiglieri comunali in barba ad una logica di qualità della classe dirigente. Ma questo si sa al Pd non interessa».
Aprendo i lavori dell’assemblea forte il richiamo della segretaria Micaela Fanelli all’unità del partito, l’invito alla minoranza a superare le «posizioni dei singoli per trovare una quadra».
«Non possiamo andare avanti con una continua delegittimazione interna» dice la segretaria parlando di un fuoco nemico dentro e fuori. E poi il riferimento a chi (Leva?) «uscito dal partito vuole dettare le regole», ma la linea «si decide dentro il Pd».
Infine un po’ di ottimismo sul futuro perché «i sondaggi ci fanno in crescita in Molise – dice la sindaca di Riccia – e quindi non possiamo sprecare questa occasione».
Il senatore Ruta all’appuntamento di Termoli si presenta come «uomo di centrosinistra». E su questa appartenenza insiste durante il suo intervento in cui ribadisce la necessità di ricostruire la coalizione senza lasciare fuori nessuno. E le primarie sono «attualmente il metodo migliore per ricostruire il centrosinistra. Il valore del centrosinistra unito è più grande di Paolo, Micaela, Laura ed è un valore che non sono disposto a perdere».
A stretto giro di posta la risposta del governatore Frattura: «La coalizione la fanno i rappresentanti dei partiti legittimamente eletti non un ex segretario del Pd che è uscito dal partito e vuole dettare le regole» o «Scarabeo, capogruppo del Pd a Palazzo D’Aimmo e maggiore oppositore del governo regionale» e ancora «Totaro che ha eletto Scarabeo capogruppo ed è uscito dal Pd».
Sulla sua ricandidatura il governatore dice di non aver ancora sciolto le riserve, ma una pretesa ce l’ha: «Quattro anni sono passati, potrei fare l’elenco delle cose che abbiamo fatto, ma chiedo al presidente e al segretario del partito, prima che possa decidere quello che devo fare del mio futuro, la convocazione di una assemblea programmatica che discuta tutto quello che questo governo regionale ha fatto dal 2013 al 2017».

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