Contro l’emendamento del governo Gentiloni alla manovrina si è costituito un fronte trasversale che va dall’ex governatore Michele Iorio al deputato Dp Danilo Leva passando per Massimo Romano.
Se passa la proposta di Palazzo Chigi il programma di riordino della sanità molisana diventerà legge dello Stato e dunque la riforma sarà blindata e al riparo dai ricorsi del Tar. Per la consigliera Angela Fusco Perrella questo rappresenterebbe «la fine della Regione Molise». Si tratta di un passaggio « che va a distruggere quel poco che resta ancora in piedi dell’autonomia decisionale e funzionale della Regione Molise. Un passaggio politico grave – accusa la consigliera del Movimento nazionale sovranista – un atto che cancella il confronto e il dibattito consiliare sul tema della sanità, che impedirà qualsiasi successivo atto di programmazione territoriale. La potestà di questa regione ho sempre difeso sia nella mia attività politica sia nelle istituzioni e intendo continuare a difenderla per garantire una continuità all’istituzione regionale molisana. Con questo emendamento del governo, sostenuto dal presidente Frattura – chiude Angela Fusco Perrella – si va nella direzione opposta: in quella della fine dell’autonomia regionale. Un fatto di inaudita gravità politica e istituzionale».
Durissima anche la reazione del Forum per la sanità pubblica che accusa i governi Gentiloni e Frattura di adoperarsi per trasformare in legge dello Stato un Piano operativo «che non garantisce ai molisani il diritto alla salute secondo l’art. 32 della Costituzione» e «non garantisce neppure la messa in sicurezza dei conti, come i fatti dimostreranno nel prossimo futuro. Ma garantisce le somme già versate ai privati su richiesta del governo e prima che fosse giuridicamente accertata l’esigibilità di quei crediti da parte dei privati».
«La recente sentenza del Tar Molise che costringe Hera a rispettare i limiti fissati dall’Aia – evidenzia il Forum – è un indizio autorevole del perché il piccolo Molise, a cui il Balduzzi nega anche un reparto di Neurochirurgia, passi agli onori della legge di Bilancio nazionale, esautorando, con questo, il Consiglio regionale da ogni possibilità di scelta presente e futura».
Il Governo Gentiloni e la giunta Frattura blindano il Pos del Molise perché – questo il ragionamento del Forum – sanno bene che se impugnato «mostrerebbe tutta la sua fragilità sul piano giuridico, su quello della legittimità costituzionale ed anche sul Piano economico». Non a caso il segretario del Pd, Matteo Renzi, sta annunciando, a reti unificate, che bisogna riformare i Tar».
In conclusione «se il Pos diventerà legge dello Stato i molisani, oltre a perdere il diritto alla salute, perderanno anche il diritto alla democrazia rappresentativa. Votare, anche per cambiare classe dirigente, servirà a molto poco – l’amara sintesi del Forum – essendo l’80% del Bilancio regionale vincolato da una legge dello Stato. Il Consiglio regionale in carica, che ha già mostrato agli elettori la propria sostanziale inutilità, ne tragga le dovute conseguenze, visto che sarà dichiarato inutile anche con Legge dello Stato».

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