L’indirizzo impresso dal responso delle urne di domenica è chiaro. Torna il bipolarismo, ribadisce dalla sponda del centrosinistra Paolo Frattura (anche il suo avversario Iorio dai vertici del centrosinistra coglie questo come primo elemento di valutazione). «Centrodestra e centrosinistra vanno insieme al ballottaggio. E, soprattutto, viene premiato chi si propone per fare qualcosa, per costruire. Penalizzato, invece, chi si propone contro qualcosa, qualcuno. Chi dice sempre no».
Il governatore del Molise prende a riferimento due risultati su tutti: Parma e Genova. A Parma, dove l’uscente Pizzarotti – «che ha preso le distanze dal qualunquismo dei 5 Stelle» – va al secondo turno con il centrosinistra e il Movimento arriva poco oltre il 3%. A Genova, «città del comico politico o del politico comico» e dove ad essere stata fatta fuori è la candidata che aveva vinto le Comunarie, pure M5S è fuori dai giochi. «Quando i cittadini sono direttamente coinvolti, quando sono chiamati ad esprimersi su scelte amministrative pure, che riguardano la soluzione di problemi quotidiani che li riguardano da molto vicino sono molto più attenti alla valutazione della qualità delle proposte elettorali e degli uomini che si presentano», spiega così Frattura il suo punto di vista sulla bocciatura dei 5 Stelle. Di più, aggiunge, questa è «la prima tornata elettorale» che consegna un responso diverso dopo «l’ubriacatura da 5 Stelle». E anche stavolta, rimarca, i pronostici erano tutti per loro. «Avevo sentito di previsioni da brivido per la Sicilia per esempio…».
Quanto al centrosinistra, che non parte avvantaggiato per il secondo turno, tuttavia per il presidente della Regione quello delle Comunali è un responso su cui si può lavorare e contare anche per il 2018, quando si tornerà al voto in Molise per le regionali. «Auspico che i numeri, gli spunti che commentiamo oggi siano esempio di buone pratiche e di programmazione anche per il centrosinistra. Perché un centrosinistra unito sulle cose che abbiamo realizzato in questi quattro anni di governo è vincente», afferma. Difficile a farsi, le fibrillazioni sono all’ordine del giorno e il giudizio sull’azione del suo governo è un tema che divide anche dentro il Pd Molise. Frattura però sul punto tiene duro e tira dritto. Sono i numeri e i fatti, dice, a parlare. «Prendiamo la regione a fine 2017, fotografiamola. E confrontiamola poi con quella che abbiamo ‘ereditato’ nel 2013. Penso che i numeri parlino da soli».
In Molise il test era ridotto, anche se pure in alcuni centri i candidati di riferimento del centrosinistra hanno ceduto il passo. Che fosse un test squisitamente locale, però, lo si è visto dal disimpegno di tutte le forze politiche in verità. Per quanto ora ci si affanni a rivendicare vittorie o sconfitte degli avversari.
Frattura, dal canto suo, fa gli auguri a «tutti gli eletti auguri di buon lavoro.
Noi siamo qui come sempre per costruire nuovi confronti e nuove collaborazioni e consolidare quelle già avviate, con il solo intento di assicurare nel modo giusto e con certezza servizi e crescita al nostro territorio. È il nostro compito: facciamolo insieme per il bene delle nostre comunità! In bocca al lupo ai sindaci e ai consiglieri comunali». r.i.

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