Il dibattito, già apertissimo, si arroventa. Il centrodestra, rinvigorito dalla vittoria nei ballottaggi di domenica, prova a ricompattarsi in Molise per affrontare le regionali del 2018. Ma le ferite sono ancora aperte e così la discussione si infiamma all’indomani delle urne.
Se Fratelli d’Italia, per esempio, ribadisce l’esigenza delle primarie e l’ex presidente Iorio dà la disponibilità anche in quel caso (pur ritenendo difficile ormai che si possano svolgere), Forza Italia frena con decisione.
Giacomo Papa, portavoce degli azzurri e di fatto vice dell’onorevole Nunzia De Girolamo (commissario inviato da Berlusconi), alla Tgr Rai spiega che a suo parere al momento non ci sono le condizioni per fare le primarie e che «il rischio è di scimmiottare la sinistra». Rivendica il lavoro per unire il centrodestra e afferma, sempre alla Tgr: «Come schieramento vinciamo se sappiamo rinnovarci anche nelle persone, senza riproporre figure che sono state bocciate dagli elettori cinque anni fa». E il riferimento a Iorio è oggettivamente evidente.
Contattato da Primo Piano, aggiunge che «con il buon senso e abbandonando i personalismi i partiti di centrodestra sono in grado di individuare una persona che riesca effettivamente a rappresentare le aspettative del popolo di centrodestra che rappresenta in questa regione la maggioranza». Le condizioni per tornare al governo del Molise, dunque, anche per Forza Italia ci sono. Non sarà facilissimo, però, rimettersi tutti serenamente allo stesso tavolo e discutere su alleanze e uomini. L’ex governatore Iorio non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro e nell’intervista rilasciata a Primo Piano ha illustrato le sue ragioni. Anche qui, Papa alle domande sulla riproposizione di Iorio risponde netto: «Le fughe in avanti a noi non piacciono per principio. Forza Italia, pur essendo il partito più grande della coalizione, le evita. Pretendiamo perciò la stessa sensibilità anche da parte dei partiti minori».

Un Commento

  1. wanderer scrive:

    …..una eventuale candidatura di Iorio, non farebbe altro che stendere un tappeto rosso all’ingresso in Regione del M5S…

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