Presidente Frattura, stavolta il Partito democratico ha perso. O no?
«Mah… che abbia perso il Pd lo dicono i dati certi. Io dico però che ha perso ancora una volta la politica prima del Pd. Una così bassa partecipazione ai ballottaggi testimonia l’allontanamento di tanti elettori, mi permetto di dire forse tanti proprio di centrosinistra considerando l’evidente calo che il Pd ha avuto in alcuni centri importanti. Però dove il centrosinistra è riuscito a ricucire e trovare unità – e parlo di Lecce ma soprattutto di Taranto dove si rischiava di scontare le conseguenze del dramma Ilva – ora si ritrova a guidare l’amministrazione».
C’è un ritorno del centrodestra e di Berlusconi. È innegabile.
«C’è un ritorno del centrodestra nel senso che vince questa tornata di ballottaggi. Ma non è il ritorno di Berlusconi, è l’assenza di un pezzo di centrosinistra perché dove ci siamo presentati compatti il risultato ha dato soddisfazione al primo turno ed è stato confermato al secondo. Dove invece non siamo andati uniti o non siamo riusciti a comunicare di esserci ricompattati dopo il primo turno, gli elettori del centrosinistra non si sono recati alle urne. Decretando il nostro insuccesso e non il successo del centrodestra. Poi, ripeto, una percentuale di partecipazione ben al di sotto del 50% ritengo sia l’evidente sconfitta della politica rispetto ai cittadini».
Un segnale forte in vista del 2018, delle regionali oltre che delle politiche.
«A me pare che il segnale l’abbia dato il Pd in Molise nella sua assemblea, ben prima del primo turno. Rispetto a ipotetiche fughe in avanti il Pd e tutte le forze che hanno sostenuto il centrosinistra hanno confermato l’idea di lavorare insieme rimanendo uniti per il programma di governo 2018-2023».
Un appello ai fondatori dell’Ulivo 2.0?
«Più che un appello… io ritengo che ciascuno, indipendentemente se nella contingenza è minoranza nel Pd, è giusto che lavori senza veti specifici nei confronti di chicchessia: e per quanto riguarda eventuali alleati e per quanto riguarda personalismi. Che si lavori come abbiamo fatto nel 2011 e nel 2013». ritai

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