Sarà dura per il centrodestra rimettere in ordine le ‘idee’. A poche ore dalla conferenza stampa di De Matteis, Tiberio e Colalillo, scrive il senatore Ulisse Di Giacomo che si sente «tirato per la giaccia sulle voci, sulle polemiche e sui nomi (alcuni – dice – per la verità, di grande fantasia) che a vario titolo e da più parti si levano dal fronte del centrodestra», per cui ritiene di dover fare alcune precisazioni. A partire dalla sua collocazione in Senato dove fa parte del gruppo “Federazione della Libertà”, al quale aderiscono senatori di Idea e di altre componenti politiche. Finora Di Giacomo non ha aderito al movimento di Quagliarello che in Molise è rappresentato da Tiberio. «Pertanto non commento le dichiarazioni fatte dall’amico Tiberio – dice il senatore – che è legittimato ad esprimere la sua posizione circa le prossime candidature regionali.
Così come non mi sento coinvolto nel cosiddetto tavolo dei partiti di centrodestra, visto che a quel tavolo partecipano persone che rappresentano esponenti che recentemente o da anni sostengono a vari livelli il centrosinistra». Chiaro il riferimento a Forza Italia e a Patriciello in particolare alleato di Frattura.
«Posso solo dire – conclude Di Giacomo – che stante questa situazione di estrema confusione, sono sempre più convinto che se la coalizione di centrodestra vorrà avere qualche possibilità di vincere le prossime regionali le decisioni dovranno essere prese a livello nazionale. A quel livello, se qualcuno me lo chiederà, farò le mie considerazioni».

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